sabato 30 novembre 2013

Ludwig Boltzmann, Lezioni sulla teoria dei gas, Melquìades, Milano 2013



L’interpretazione probabilistica dei fenomeni fisici non era affatto ignota alla fisica classica. Anzi, si può senz’altro dire che essa è un prodotto genuino del XIX secolo, un’inevitabile evoluzione della fisica e, nel contempo, una sorta di spina nel fianco della fisica meccanicistica. Scienziati come Laplace, Maxwell, Clausius, tra gli altri, ma soprattutto Boltzmann avevano dato contributi fondamentali alla formulazione delle leggi statistiche in fisica.

Le ricerche sulla natura del calore in termodinamica e poi soprattutto lo studio della cinetica dei gas avevano reso necessario il ricorso al calcolo statistico per poter calcolare il valore medio delle molecole, presenti in numero elevatissimo anche nella più piccola quantità di gas. L’applicazione delle leggi statistiche si estenderà poi ad altre proprietà macroscopiche della materia, sostituendo di fatto le spiegazioni complete e determinate dei fenomeni fisici, che costituivano l’ideale della scienza del XIX secolo, per il quale le leggi probabilistiche costituivano semplicemente un’ammissione d’ignoranza e non potevano essere, come avverrà invece con la meccanica quantistica, le leggi proprie della natura.
Non si può dunque che dare con entusiasmo il benvenuto alla prima edizione italiana delle lezioni di Boltzmann sulla teoria dei gas, che sono giustamente considerate il testo fondativo della fisica statistica.

 Renato

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