domenica 24 novembre 2013

Marga Minco, La caduta


A volte la nostra vita sembra dominata dal caso. È questo il tema centrale del breve ma intenso romanzo della scrittrice olandese Marga Minco.
Frida, la protagonista, sfuggita per caso alla deportazione in seguito ad una caduta, muore, ormai anziana, a causa di una caduta accidentale. Mentre ciò avviene, nella casa di riposo dalla quale lei è uscita, si materializza il fantasma dell’orribile passato che ha occupato la sua mente da sempre ma  lei, casualmente, non avrà modo di incrociarlo. Il destino sembra voler giocare fino all’ultimo con la sua vita e la caduta  chiude quasi simbolicamente il cerchio della sua esistenza.
La narrazione meticolosa e rallentata, scelta stilistica di grande effetto trova la sua giustificazione nell’esergo di S.Bellow: “A volte immagino che, se si potesse girare il film di una vita, vi sarebbe la morte una scena si e una no. Ma il film corre talmente in fretta che non ce ne rendiamo conto. Distruzione e rinascita si alternano in sequenza così rapida da sembrare un tutt’uno. Perché vedi, bambina mia, nel nostro normale stato di coscienza non possiamo capire neppure lontanamente che cosa stia accadendo”

Francesca


1 commento:

  1. "I numeri per lei erano entità neutre, fredde e imparziali; la sostenevano e la proteggevano dalle immagini che non era ancora riuscita a superare.", quelle immagini che avevano segnato per sempre la sua vita, obbligandola a pensare e ripensare continuamente al passato... Che vita triste! E che epilogo strano... come se davvero il caso governasse la nostra vita!

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