martedì 5 novembre 2013

Anna Seghers, La gita delle ragazze morte

La storia con la s maiuscola minaccia con le sue nuvole grevi una sorridente e spensierata gita scolastica. I ragazzi di una scolaresca, come tutti i ragazzi di tutti i tempi, tentano i primi approcci amorosi, scherzano, ridono, si prendono gioco degli insegnanti. Le ragazze in particolare, covano simpatie e antipatie non prive di grazia. Questo quadro in cui il tempo sembra fermo, improvvisamente si rompe e la narratrice elenca i destini diversi, destini di morte, di quelle ragazze che nella vita hanno fatto scelte tanto diverse. La storia , la tragica storia della seconda guerra mondiale, del nazismo, ha cancellato tutto, quasi anche il ricordo che appare sbiadito come in una fotografia ingiallita.
L’autrice, Anna Seghers, nata a Magonza nel 1900 da una facoltosa famiglia di commercianti ebrei ortodossi, comunista militante, combatte l'oppressione nazista e sarà per questo costretta alla fuga e all'esilio. Muore a Berlino nel 1983 e con Thomas Mann e Brecht è la terza grande figura della letteratura tedesca in esilio.


Perché leggere questo libro? Perché è un piccolo capolavoro, un racconto pressoché perfetto.

Francesca Botticchio

5 commenti:

  1. Interessante, ho già letto romanzi simili e mi sono sempre piaciuti, la storia studiata sui libri prende vita attraverso i personaggi, le loro aspirazioni ed esperienze. Me lo segno nella lista dei libri da leggere. Giovanna

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  2. Mi fido della prof.ssa e penso che lo leggerò al volo.

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  3. mi fido e spero di riuscire a leggerlo...ora mi immergo nel mezzo della storia e mi fantastico a immaginare dal vivo la storia

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  4. L'ho letto e mi è piaciuto! Unica pecca: troppo breve! Eppure, in un numero molto limitato di pagine, l'autrice riesce a tratteggiare tutti i personaggi e a farci vivere l'assurdo di persone amiche nell'infanzia e nemiche da adulte, forse a causa della storia, forse solo per le nostre meschinità...

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  5. Anche questo è stato un bellissimo regalo per Santa Lucia!!! Grazie alla professoressa Botticchio che l'ha presentato. Non vedo l'ora di leggerlo!
    Flaccadori Cristina I A Liceo

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