domenica 27 ottobre 2013

M. Tomasello, Altruisti nati. Perché cooperiamo fin da piccoli, tr. it. di D. Restani, Bollati Boringhieri 2010

Perché tanti giovani e meno giovani si dedicano generosamente e disinteressatamente agli altri? Perché gli uomini collaborano? È solo effetto dell’educazione, delle istituzioni? È un fenomeno esclusivamente culturale o l’uomo, a dispetto dell’eliminabile egoismo che lo caratterizza, nasce altruista? La risposta che dà Tomasello, sulla base di accurati esperimenti di laboratorio e di una costante comparazione tra il comportamento dei cuccioli dei nostri cugini gli scimpanzé ed i cuccioli d’uomo (Tomasello è un importante psicologo evoluzionista statunitense) è che l’altruismo è una “astuzia” dell’evoluzione: il bambino è naturalmente socievole e disposto all’aiuto prima di ricevere un’educazione in questo senso da parte dei genitori. A parere di Tomasello, questa naturale tendenza all’altruismo, ci consente di chiarire meglio anche le forme di organizzazione e di collaborazione che da sempre hanno caratterizzato la civiltà umana. Il tema complesso non deve spaventare. Il piccolo libro di Tomasello, è scritto con uno stile semplice e brillante. Non sono così sicuro che gli argomenti di Tomasello siano definitivi, ma questo non toglie nulla all’interesse del libro.
Il testo di Tomasello è seguito da una breve discussione con alcuni studiosi che sostengono tesi a volte in contrasto con quelle dell’Autore.

Renato

sabato 26 ottobre 2013

Johann Wolfgang Von Goethe, I Dolori del giovane Werther

"I dolori del giovane Werther" è una storia, basata sull'amore giovanile, talmente coinvolgente e personale che chiunque mentirebbe se dicesse di non essersi immedesimato nel protagonista. Goethe, scrivendo questo romanzo in forma epistolare fonda essenzialmente la base della corrente filosofica e letteraria del Romanticismo.
 
La base del libro è una storia d'amore: chi non ne ha mai avuta una? Ma, soprattutto, chi non ha mai ricevuto una delusione da quello che pensava essere l'amore della sua vita? Goethe stesso, l'autore del libro, era rimasto deluso in amore e per questa ragione decise di redarre questo capolavoro. L'unica differenza tra lui e il suo personaggio è che Werther non supererà l'accaduto e deciderà di compiere l'estremo gesto, trovando anche molti imitatori nel mondo reale.

Se cercate Romanticismo, Passione e Amore questo è il libro perfetto per voi, o lo sarà presto.

Andrea Canobbio, 5^C Liceo Scientifico

venerdì 18 ottobre 2013

Arto Paasilinna, Prigionieri del paradiso

Il copione sembra sempre quello, un aereo che, attraversando l'oceano, precipita su un'isoletta deserta e catapulta i suoi passeggeri in uno scenario infernale... Ma se al posto dei famosi impegnati in un reality ci mettiamo una allegra e variegata combriccola nella quale spiccano anche dei tagliaboschi e delle infermiere nordiche, beh, il clima si fa decisamente più interessante! Pronti a tutto pur di sopravvivere i protagonisti si lanciano in esplorazioni alla Indiana Jones e cercano di tirare avanti con quello che trovano sull'isoletta. Il paradiso tropicale si trasforma non solo in una prigione ma in una irripetibile e alquanto strana occasione per mettersi in discussione e costruire relazioni.

Trovo che l'autore (Arto Paasilinna) sia davvero geniale. Nei suoi splendidi romanzi trova sempre l'occasione per trasformare una tragedia come un incidente aereo in una situazione ai limiti della comicità. Una comicità mai vuota, ma sempre tesa a far riflettere il lettore. Consiglio questo libro e, perché no, l'autore a tutte le persone che abbiano voglia di farsi una sana risata. Di questi tempi son convinto che sorridere una volta in più al giorno possa rendere tutto più semplice.

Matteo Silini
Studente di Ingegneria per l'ambiente e il territorio - ex studente del Liceo Celeri

A. Koyré, Dal mondo chiuso all’universo infinito, tr. it. di L. Cafiero, Feltrinelli, Milano 1974

Chi crederebbe che un libro di storia della scienza, serissimo e rigorosissimo, possa essere avvincente come un romanzo? Eppure è così. Provare per credere.

Il libro di Koyré, un classico, ricostruisce uno dei periodi più avvincenti della storia della scienza: il passaggio dal geocentrismo all’eliocentrismo e più in generale, il passaggio dalla fisica e dall’astronomia aristoteliche, alla fisica ed all’astronomia moderne, e lo fa con lucidità e chiarezza esemplari. Nel periodo che va dal De revolutionibus (1543) di Copernico e si conclude, provvisoriamente, con i Principia (1687) di Newton si compie una vera e propria rivoluzione, non solo in campo scientifico, ma anche filosofico, teologico e storico. Dal punto di vista più propriamente scientifico, due sono gli aspetti più significativi: la distruzione del cosmo inteso come un tutto finito e bene ordinato, a favore dell’immagine di un universo infinito; la sostituzione della concezione aristotelica dello spazio e dei luoghi naturali con l’idea dell’estensione infinita ed omogenea della geometria euclidea. Questo cammino fu lungo ed accidentato, segnato da colpi di scena, arresti, processi, fallimenti e successi sorprendenti. La concezione del mondo, nel frattempo, era profondamente mutata ed era nata la scienza moderna.

Renato

sabato 12 ottobre 2013

Donna Leon, Mort à la Fenice

Gli amanti dell’Opera sono riuniti alla Fenice a Venezia. Un campanello annuncia l’inizio della rappresentazione, scende il silenzio ma il direttore non compare. È disteso, morto, nel suo camerino. Il Commissario Brunetti, rapidamente intervenuto, conclude che si tratta di avvelenamento ma soprattutto che la vittima si era fatta diversi nemici durante la sua carriera e nella vita privata e dovrà scoprire chi poteva maggiormente desiderare la morte del maestro
Poteva una patita di gialli seriali, innamorata di Venezia, lasciarsi sfuggire le vicende del commissario Brunetti ambientate nelle calli veneziane, con sottofondo di dialetto veneto e di ombre di vino? Nemmeno l’ignoranza dell’inglese (una volta tanto veramente sentita come colpa) poteva fermarmi. Ecco quindi che le traduzioni francesi di romanzi che sicuramente non sono capolavori letterari ma onesti e, perché no, piacevoli passatempi mi sono venute in soccorso.
I gialli di Donna Leon, americana residente a Venezia da ormai vent’anni, ci dimostrano come la scrittrice sia ormai un’ottima conoscitrice non solo di Venezia ma dell’italianitudine nelle sue varie accezioni. Difficile non riconoscere tratti tanto comuni del nostro mondo (come il malaffare e la corruzione) ma anche profumi della nostra cucina e del nostro vino.

Generalmente c’è una storia “esterna” che viene utilizzata per poi aprire un discorso sociologico generale, legato in qualche maniera alla situazione della società, e una riflessione psicologico-introspettiva sulla personalità di Brunetti.

Francesca

Lucio Anneo Seneca, Lettere di Seneca all'amico Lucilio

Il filosofo Seneca, scrivendo all'amico, prova a fornirgli una serie di indicazioni per vivere serenamente. La somma felicità consiste nell'essere prima contenti di se stessi, indipendentemente da fattori esterni, dopodiché i rapporti con gli altri saranno equilibrati e soddisfacenti. I beni materiali sono strumenti utili per vivere meglio, ma bisogna servirsene non metterci noi a loro disposizione.

Dionisia

Julie KIbler, Tra la notte e il cuore

Una storia d’amore ambientata negli anni dal 1939 al 1942, nei razzisti Stati Uniti del Sud, tra una ragazza bianca e un ragazzo nero. Nonostante l’opposizione della famiglia di lei, i due riescono a sposarsi, ma l’intervento violento dei fratelli e l’atteggiamento remissivo del padre di lei soffocano questo amore.
La storia è narrata dalla protagonista, Isabelle, ormai novantenne: sua compagna in questa rivisitazione del passato è Dorrie, una parrucchiera nera, della quale è cliente da una decina di anni. Il dipanarsi della storia vede nel viaggio un momento di crescita per entrambe: Isabelle riesce finalmente ad affrontare i fantasmi del passato e Dorrie impara dal passato dell’amica a gestire il suo difficile presente, la sua mancanza di fiducia nel nuovo compagno e le sue paure per i figli che stanno crescendo.

Un romanzo intenso con temi sempre attuali…

Daniela

venerdì 11 ottobre 2013

Bernhard Schlink, A voce alta

Siamo negli anni cinquanta e da un incontro casuale tra Michael Berg, ragazzo quindicenne, e Hanna, donna adulta dallo strano carattere, nasce un’intensa relazione amorosa nella quale riveste un ruolo fondamentale la lettura ad alta voce, che la donna impone al ragazzo.
Poi Hanna scompare senza lasciare alcun recapito per riapparire anni dopo come imputata in un’aula di tribunale, durante uno dei processi ai colpevoli delle stragi naziste, ai quali il ragazzo assiste in veste di studente universitario prossimo alla laurea in legge. Proprio in quest’occasione Michael capirà i motivi del comportamento di Hanna e del suo abbandono.
L’iniziazione sessuale di un adolescente attraverso una relazione con una donna adulta, una riflessione su un passato ancora recente (il nazismo con i suoi campi di sterminio) e sulle responsabilità di un’intera generazione, la vergogna?  Tante le chiavi di lettura di questo romanzo che, soprattutto nella prima metà, mi pare non solo denso di significati, ma anche letterariamente riuscito. I diversi registri linguistici (a volte poetico, a volte decisamente giuridico) si armonizzano nella vicenda e ci permettono in fondo di privilegiare la nostra interpretazione. La mia? Un’interessante analisi del tema della responsabilità e della colpa.

Ultima annotazione: decisamente riduttiva e fuorviante la trasposizione cinematografica.

Francesca

martedì 8 ottobre 2013

Antoine de Saint-Exupéry, Il piccolo principe

"....L'essenziale è invisibile agli occhi... Non si vede bene che non con gli occhi del cuore"
La semplice storia di un piccolo principe, delle sue avventure, dei suoi incontri, dei suoi pensieri diventa veicolo di verità esistenziali, raccontate in veste fiabesca...in maniera leggera;  ma proprio in tale leggerezza è insito il segreto del successo di questo classico, che, per citare uno dei passi più famosi, attraverso un dialogo tra una volpe ed il piccolo principe svela nel significato del termine "addomesticare" il vero senso dell'amicizia. 

Leggerlo per la prima volta è una fortuna, rileggerlo un continuo arricchimento.

Dionisia

Sam Angus, Per te qualsiasi cosa




La prima guerra mondiale, un uomo con un grande dolore, un ragazzo che non si sente amato, un fratello in guerra e tre cani speciali. Tre cani che aprono il loro cuore e sanno amare.
Un romanzo che si legge d'un fiato, lasciandosi coinvolgere dalle vicissitudini di Stanley: il padre, sconvolto dal dolore per la perdita della moglie, vive chiuso in se stesso e non si rende conto della sofferenza che causa al figlio. E Stanley, quando il padre affoga il cagnolino che lui amava, se ne va. Per raggiungere il fratello, che è al fronte, decide di arruolarsi: è il 1918 e al fronte c'è posto anche per un quattordicenne. Il ragazzo è davvero speciale e, addestrati da lui, i cani - che agiscono solo per amore suo - compiono imprese eroiche.

Daniela