23 Aprile 2015

Sono tante le cose che mi piacciono degli incontri di WeBook e stamani, nell'incontro straordinario in occasione della Giornata Mondiale del Libro, c'erano davvero tutti gli ingredienti che lo rendono speciale:
- il clima di confidenza serena: che si sia insegnanti o alunni, ci si sente davvero parte di qualcosa e nessuno ha problemi a dire ciò che pensa...
- le risate e le lacrime: perché quando si parla delle proprie passioni, ci si lascia coinvolgere e si mette a nudo ciò che ci portiamo dentro. E quindi, come è successo oggi, capita di commuoversi... 
- la difficoltà dei saluti alla fine, quando si vorrebbe continuare a parlare, a confrontarsi, ampliando l'orizzonte e spaziando anche oltre i libri...

Il nostro compito di oggi era di portare il proprio libro preferito e leggerne un passo, un brano, qualcosa che potesse coinvolgere gli altri e far capire perché quel libro ha lasciato un segno dentro di noi. Ecco, quindi, le nostre citazioni:

Eugenio Montale - Ho sceso, dandoti il braccio...

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede 
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Dionisia


Douglas R. Hofstadter - Godel, Escher, Bach

"La natura si trova del tutto a proprio agio nel mescolare fra loro livelli che noi tendiamo a considerare completamente separati."

"Sonata per Achille solo
Il telefono squilla, risponde Achille

Achille: Pronto, qui parla Achille.
Achille: Oh, salve, signorina Tartaruga, come sta?
Achille: Un tarta-ssante torcicollo? Oh, mi dispiace. Ha idea di che cosa può averlo provocato?
Achille: Per quanto tempo lo ha tenuto in quella posizione?
Achille: Ma allora non c'è da meravigliarsi che sia rigido. Santo cielo, che cosa le ha fatto tenere il collo in quella posizione per tanto tempo?
Achille: Come? Tantissimi? Che specie, ad esempio?
Achille: Che cosa dice? "Animali fantasmagorici"?
Achille: Non era terrificante vederne così tanti tutti insieme?
Achille: Una chitarra!? L'ultima cosa che uno si aspetterebbe di trovare in mezzo a tutte quelle strane creature. Ma mi dica, lei suona la chitarra?
Achille: A me sembra che sia più o meno la stessa cosa.
Achille: Ha ragione. Mi chiedo come è possibile che non abbia mai notato prima questa differenza tra il violino e la chitarra. A proposito di violini, che ne direbbe di venire da me ad ascoltare una delle sonate per violino solo del suo compositore preferito J.S. Bach? Ne ho appena comprata una stupenda registrazione. Ancora non mi rendo conto di come Bach abbia potuto creare un pezzo così interessante con un solo strumento.
Achille: Un terebrante mal di testa? Oh, che peccato. Forse dovrebbe mettersi subito a letto.
Achille: Capisco. Ha provato a contar le pecore?
Achille: Oh, oh, certo. Lo capisco perfettamente. Bene, se è così appassionante, forse farebbe bene a parlarmene; potrei giocarci un po' anch'io"
..."

Daniela


John Green - Cercando Alaska

Quando gli adulti, con lo stupido sorriso di chi crede di saperla lunga, dicono: “I giovani si credono invincibili” non sanno quanto hanno ragione. La disperazione non fa per noi, perché niente può ferirci irreparabilmente. Ci crediamo invincibili perché lo siamo. Non possiamo nascere, e non possiamo morire. Come l’energia, possiamo solo cambiare forma, dimensioni, manifestazioni. Gli adulti, invecchiando, lo dimenticano. Hanno una gran paura di perdere, di fallire. Ma quella parte di noi che è più grande della somma delle nostre parti non ha inizio e non ha una fine, e dunque non può fallire.

L'uomo vuole avere delle certezze. Non riesce a sopportare l'idea che la morte sia un nero e immenso nulla, il pensiero che i suoi cari non esistano più, e tanto meno può immaginare se stesso come non esistente. Conclusi affermando che l'uomo crede nell'aldilà perché non ha la forza di non crederci.

“The only way out of the labryrinth of suffering is to forgive”


Hugh Howey - Wool

Juliette si guardò le mani e capì che era già morta. Era solo questione di tempo. Un infinito ciclo di morte cominciava prima di lei, e sarebbe continuato dopo di lei. Juliette era solo il presente che si ribellava, la rotella che girava e girava, a vuoto, digrignando i denti di metallo fino a logorarsi, rompersi e causare altri danni, per poi essere estirpata, scartata e rimpiazzata con un'altra.



J.D. Salinger - Il giovane Holden
Io sono di un'ignoranza crassa ma leggo a tutto spiano.

Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue,vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.

Sento un po' la mancanza di tutti quelli di cui ho parlato. Non raccontate mai niente a nessuno. Se lo fate, finisce che sentite la mancanza di tutti.

Mi saprebbe dire per caso dove vanno le anitre quando il lago gela? Lo sa, per caso?

Ciò che distingue l'uomo immaturo è che vuole morire nobilmente per una causa, mentre ciò che distingue l'uomo maturo è che vuole umilmente vivere per essa.

Io credo che uno di questi giorni ti toccherà scoprire dove vuoi andare. E allora devi metterti subito in marcia. Ma immediatamente. Non puoi permetterti di perdere un minuto.



Bibbia, Il Cantico dei Cantici
Tutta l'acqua dell'oceano non basta per spegnere l'amore.


Valerio Massimo Manfredi - Le Idi di Marzo
“L'aquila è in pericolo”. “L'aquila è morta”.


Brian McClellan, The autumn republic
“I would die for my country, but I'd rather kill for it”.


Dante Alighieri - La Divina Commedia, X canto
“O Tosco, che per la città del foco / vivo ten vai così parlando onesto / piacciati di restare in questo loco. La tua loquela ti fa manifesto di quella dolce patria natio alla qual, forse, fui troppo molesto”.


Victor Hugo - L'uomo che ride
“Continuò a camminare. Non c'era parapetto. Davanti a lui il vuoto. Vi mise un piede. Cadde.
La notte era fitta e sorda, l'acqua era profonda. S'inabissò. Scomparve con una cupa calma. Nessuno vide né udì nulla. La nave continuò a navigare e il fiume a scorrere.
Poco dopo la nave entrò nell'oceano.
Quando Ursus rinvenne, non vide più Gwynplaine, ma scorse accanto al bordo della nave Homo che ululava nell'oscurità, guardando il mare.”

Gianmaria Barone


Denis Guedj - Il teorema del pappagallo
«I libri non resuscitano i morti e non fanno di un idiota un uomo capace di ragionare, né di uno stupido un individuo intelligente: aguzzano lo spirito, lo destano, lo affinano e appagano la sua sete di conoscenza. […] Muto quando gli imponi il silenzio, eloquente quando lo fai parlare. Grazie al libro puoi apprendere nello spazio di un mese quello che un’ ”eternità” non ti consentirebbe di apprendere dalle labbra di un sapiente, e questo senza farti contrarre debiti di sapere. […] Ti obbedisce di giorno, come di notte, tanto in viaggio quanto nei periodi in cui sei sedentario. Se cadi in disgrazia, non per questo il libro rinuncia a servirti; se venti contrari soffiano contro di te, non ti si rivolta contro. Accade talvolta che il libro sia superiore al suo autore…»

Silvia Bettoni



Alessandro Baricco - Oceano Mare
“Volevo dire che io la voglio, la vita, farei qualsiasi cosa per poter averla, tutta quella che c'è, tanta da impazzirne, non importa, posso anche impazzire ma la vita quella non voglio perdermela, io la voglio, davvero, dovesse anche fare un male da morire è vivere che voglio.”

Michela Bianchi



Alessandro D’Avenia - Bianca come il latte, rossa come il sangue
“Il t9 è l'invenzione del ventunesimo secolo. Ti risparmia un sacco di tempo e ti regala quattro risate, perché quando tu vuoi scrivere una parola lui ne intuisce un'altra, che a volte è quella opposta. Per esempio quando devo scrivere "scusa", la parola che viene fuori è "paura". È una coincidenza singolare, perché quando io devo chiedere scusa per qualcosa ho sempre una gran paura.”

Caterina Comella



Paulo Coelho - Il manuale del guerriero della luce
“Un guerriero non può abbassare la testa, altrimenti perde di vista l’orizzonte dei suoi sogni.”

Claudia Cretti



Susan Vreeland - Una ragazza da Tiffany
“«Non avreste dovuto!» esclamò Nellie battendosi il petto. 
«Noi donne manteniamo sempre le promesse.» aggiunse esultante, tendendo la mano verso di lui.”

Sara Giuliani



Lev Tolstoj - Anna Karenina
“Discese giù, evitando per un bel po’ di guardarla, come si evita di guardare il sole; ma, come il sole, la vedeva senza guardarla”

Viola Gregorini



Roberto Saviano - Zero zero zero
“Guarda la cocaina e vedrai la polvere, guarda attraverso la cocaina e vedrai il mondo”

Francesca Guerini



Herman Hesse - Siddharta
“A me par buono tutto ciò che esiste, la vita come la morte, il peccato come la santità, l’intelligenza come la stoltezza, tutto dev’essere così, tutto richiede solamente il mio accordo, la mia buona volontà, la mia amorosa comprensione, e così per me tutto è bene, nulla mi può far male. Ho appreso, nella anima e nel corpo, che avevo molto bisogno del peccato, avevo bisogno della voluttà, dell’ambizione, della vanità, e avevo bisogno della più ignominiosa disperazione, per imparare la rinuncia a resistere, per imparare ad amare il mondo, per smettere di confrontarlo con un certo mondo immaginato, desiderato da me, con una specie di perfezione da me escogitata, ma per lasciarlo, invece, così com’è, e amarlo e appartenergli con gioia.”

Irene Magnani



Sissi imperatrice ribelle
“–Soffrite molto? le chiese la contessa.
–No. risponde lei semplicemente chiudendo gli occhi per non riaprirli più.”

Giorgia Manganaro



George Orwell - Animal farm
"The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again; but already it was impossible to say which was which"

Greta Martinelli



Khaled Hosseini - Il cacciatore di aquiloni
“Il passato si aggrappa coi suoi artigli al presente”

Matteo Minini



Haruki Murakami - Norvegian Wood
“Quando tutto attorno è buio non c'è altro da fare che aspettare tranquilli che gli occhi si abituino all'oscurità.”

Vittorio Tironi



Oriana Fallaci, La rabbia e l'orgoglio
“Ma vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.”

Matteo Torri



Isabel Allende - L'isola sotto il mare
“Vivrò a lungo e la mia vecchiaia sarà gioiosa, perché la mia stella, la mia z'etoile, brilla anche quando la notte è nuvolosa.”

Mattia Zanoletti



Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe
"Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell'esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell'inverno. Farsi presenza, significa accettare il rischio dell'assenza"

Maria Spatti


Le ricordanze - Giacomo Leopardi
…..
O Nerina! e di te forse non odo
Questi luoghi parlar? caduta forse
Dal mio pensier sei tu? Dove sei gita,
Che qui sola di te la ricordanza
Trovo, dolcezza mia? Più non ti vede
Questa Terra natal: quella finestra,
Ond'eri usata favellarmi, ed onde
Mesto riluce delle stelle il raggio,
E' deserta. Ove sei, che più non odo
La tua voce sonar, siccome un giorno,
Quando soleva ogni lontano accento
Del labbro tuo, ch'a me giungesse, il volto
Scolorarmi? Altro tempo. I giorni tuoi
Furo, mio dolce amor. Passasti. Ad altri
Il passar per la terra oggi è sortito,
E l'abitar questi odorati colli.
Ma rapida passasti; e come un sogno
Fu la tua vita. Ivi danzando; in fronte
La gioia ti splendea, splendea negli occhi
Quel confidente immaginar, quel lume
Di gioventù, quando spegneali il fato,
E giacevi…..

Francesca


J.K. Stefànsson - Paradiso e Inferno
“Ci sono poesie che ti portano in luoghi dove le parole non arrivano e nenche i pensieri, ti portano dritte all’essenza stessa, la vita si ferma per lo spazio di un istante e diventa bella, limpida di rimpianti e di felicità. Poesie che ti cambiano la giornata, la notte, la vita. Poesie che ti portano a dimenticare, a dimenticare la tristezza, la disperazione, ti dimentichi la cerata, il gelo si impadronisce di te, preso! E sei morto. Chi muore si trasforma immediatamente in passato. Poco importa quant’era importante, quanta bontà o quanta voglia di vivere avesse, come sia impensabile l’esistenza senza di lui”.

Francesca


E. Schroedinger - L’immagine del mondo
“La nostra cultura costituisce un tutto. Anche chi ha la fortuna di avere come occupazione principale la ricerca scientifica – prescindendo dal fatto che coloro che si trovano in queste condizioni non sono i soli che la fanno progredire, – costui non è solamente botanico o fisico o chimico. La mattina dalla cattedra parla bensì unicamente o quasi della sua disciplina, ma la stessa sera partecipa a una riunione politica, sente parlare e parla di tutt’altro, oppure si trova in un circolo di persone che condividono le sue idee sulla vita e parla nuovamente di altre cose. Si leggono romanzi e poesie, si va a teatro, si fa musica, si viaggia, si contemplano quadri, sculture, capolavori di architettura; e soprattutto si legge e si parla molto di queste e di altre cose. In poche parole, noi tutti facciamo parte del nostro ambiente culturale”.

Renato


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