giovedì 7 aprile 2016

John Boyne, Il bambino in cima alla montagna

Mi sono affezionata a Pierrot fin dall'inizio: ha perso i genitori da piccolo, ha dovuto abbandonare il suo migliore amico e affrontare la vita in orfanotrofio. Poi, ad un certo punto, la svolta: zia Beatrix ha saputo che lui è rimasto solo e lo vuole a vivere con lei. Fortunatamente il padrone di Beatrix, presso il quale lei lavora come governante, ha accettato di accogliere il bambino in casa propria. E così, dopo aver dovuto subire il bullismo dei più grandi, Pierrot sembra aver trovato un po' di stabilità.
Il capo di zia Beatrix, però, è Adolf Hitler...
Che futuro potrà avere Pierrot, che vede in Hitler una figura paterna? Quale effetto può avere su un bambino la lettura di Mein Kampf per tre volte consecutive nell'arco di diciotto mesi?

Ho fatto il tifo per Pierrot fino alla fine...
Tutti cresciamo anche attraverso gli incontri che facciamo nella nostra vita... possiamo forse dire che avremmo fatto scelte diverse nelle stesse circostanze?

Assolutamente da leggere! Si legge d'un fiato, perché John Boyne, che abbiamo apprezzato con "Il bambino con il pigiama a righe", non delude!

Buona lettura!
Daniela

maggio

Leopardi, Ungaretti, Neruda, D'Annunzio, Trilussa... Erano presenti, al nostro incontro di aprile, anche i più grandi poeti del passato e del presente ed è stata l'occasione per fare il pieno di emozioni, come e più del solito.
Al termine, abbiamo deciso di ritrovarci

venerdì 20 Maggio ore 14.30

e l'argomento del prossimo incontro sarà la figura della donna, con particolare attenzione ai problemi di genere, alle pari opportunità.

A presto!
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