venerdì 1 novembre 2013

Natalino Balasso, Dio c'è ma non esiste

Dio c'è, ma non esiste.
E' mattina presto: le sette...le sei...sei e mezza? Al diavolo, è mattina presto.
Suona il telefono...e uno.
Si risponde, è il nostro datore di lavoro...e due: rotti entrambi (sì,avete capito cosa) nel giro di ottanta secondi, e la giornata è solo agli inizi.
-Benetti abbiamo fatto una riunione e abbiamo deciso: Dio lo intervisti tu.
Forse è un sogno, uno di quelli in cui si proietta la propria immagine, che si alza e si veste e inizia un'altra giornata identica a mille altre.
-Dio? Come Dio?
Frenetico,come chi dice di avere mille cose a cui pensare, ma più che altro pensa a mille cose da dire:
-Dio! Come “come” Dio? Lui t'aspetta in enoteca, pare gli piaccia la birra al farro.
Ci si dirige al luogo dell'incontro...ed eccolo! Non si sa ancora, che è lui, ma è lui: un ometto sulla cinquantina, calvo, robusto, tanto per sfatare il mito della lunga barba bianca alla Gandalf.
Perché quest'aspetto così limitato? Dov'è la corona di luce? Come mai non si percepisce la infinita grandezza, cantata e predicata dall'uomo da tempi immemori? E che fine aveva fatto prima di oggi? E soprattutto: perché la birra al farro?
E' dai tempi di Mosè sul Sinai, che non rilascia dichiarazioni esclusive, che se ne sta lì, nel suo empireo, nel suo immenso carisma...che resuscita i morti.
Iniziamo questa conversazione padre e figlio, armiamoci d'ironia e sagacia: prepariamoci ad aprire la mente, come mai abbiamo fatto.

Andrea Serventi, 5^A Liceo Scientifico

5 commenti:

  1. Non l'ho letto, però mi incuriosisce.
    Che tipo di intervista può essere quella a Dio? Che cosa gliviene chiesto? E quali le risposte?
    Spunto originale!

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  2. L'HO LETTO, perché mi aveva incuriosito...
    In parte mi è piaciuto, anche se - oltre al realismo - ci ho trovato una buona dose di cinismo e pessimismo...
    "Vi sentite in cima a una montagna e guardate il mondo dall'alto della vostra conoscenza..."... Un Dio strano che, dall'alto della sua onniscienza, osserva la nostra vita agitata, poco attenta all'altro, poco attenta alle reali esigenze di ognuno di noi. Un Dio che ci lascia due regolette per poter "essere parte felice del Tutto": "Abbi cura di tutto ciò che tu sei. Abbi rispetto di tutto ciò che tu non sei."
    Un libro che consiglio anche solo per mettersi un po' in gioco...

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  3. NON L'HO LETTO ma lo leggerò.... Anche solo per dare torto a Daniela.

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  4. NON L'HO LETTO ma lo leggerò perchè mi colpisce il titolo e accetto il consiglio della prof.ssa. Giamba

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