sabato 16 novembre 2013

C. B. Boyer, Storia del calcolo e del suo sviluppo concettuale, prefazione e aggiornamenti a cura di A. Guerraggio, B. Mondadori, Milano 2007.

Il calcolo di cui si parla in questo libro è il Calcolo per eccellenza, vale a dire il calcolo differenziale e integrale o, come si usava dire una volta, il calcolo infinitesimale. Il grande storico della matematica segue la storia di questo procedimento matematico dall’antichità fino ai giorni nostri.
È noto che già Archimede ricorreva al calcolo infinitesimale, anche se poi presentava i suoi risultati attraverso il metodo esaustivo. Naturalmente una posizione centrale nella trattazione è assegnata a Newton e a Leibniz, i padri del moderno calcolo, e alla loro penosa polemica sulla priorità; ma vengono seguiti anche i contributi precedenti, sia medievali, sia moderni, da Stevin a Barrow a Wallis. L’ultimo capitolo dell’edizione originale s’intitola significativamente La formulazione rigorosa e tratta di Bolzano, di Cauchy, di Cantor, di Dedekind, di Weierstrass, ecc.

Come dice giustamente Courant nella Premessa all’edizione americana del 1959, la posizione che il calcolo differenziale e integrale ha “tra le scienze naturali e le scienze umanistiche dovrebbe fare di esso un medio particolarmente fertile per un’educazione superiore”. E la sua storia può essere un buon veicolo per avvicinarsi a questa sorprendente conquista della mente umana.

Renato

1 commento:

  1. Lo confesso... è lì, nella mia biblioteca, in attesa di essere letto... prometto che lo leggerò... anche perché il Boyer è davvero bravissimo...

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