giovedì 24 settembre 2015

Angela Scipioni, "Botanica delle Terme di Boario"

La passione per la botanica e la fotografia della natura, unite al desiderio di valorizzare una ricchezza del nostro territorio: sono questi gli “ingredienti” del mio libro.
Chi lo utilizza può trovare una valida guida per comprendere e “apprezzare” le piante del Parco delle Terme di Boario che sono descritte sia nelle loro peculiarità biologiche sia nel potenziale loro uso.
E se non piacciono le descrizioni, le numerose foto sono di per sé molto eloquenti.
E se la terminologia crea qualche problema, un glossario finale può aiutare.
Per gli studenti il libro si configura come integrazione al testo scolastico nell’acquisizione delle conoscenze botaniche in modo scientificamente rigoroso.
Volutamente manca la descrizione delle piante erbacee   e degli animali (soggetti di alcune foto) ma… questo potrebbe preludere ad un seguito!
    
Angela Scipioni

sabato 5 settembre 2015

A.Bonaguro, M.Dell'Asta, G.Parravicini, "Vive come l'erba... Storie di donne nel totalitarismo"

Di fronte alla sopraffazione, alla violenza, alla prigionia è possibile continuare a vivere senza lasciarsi vincere dalla disperazione?  Leggendo le storie contenute nel libro in questione si fa la singolare scoperta che per qualcuno lo è stato, che anche le condizioni più disumane possano non cancellare quello spunto di umanità, da cui tutto inaspettatamente può cambiare. Si tratta di otto storie di donne vissute nel totalitarismo dei Paesi del socialismo reale e soprattutto in Unione Sovietica, protagoniste di una resistenza e di una lotta fatta senza armi.
Contrariamente a Levi, che dichiarò che nei lager non può esserci Dio e che l'esistenza del primo esclude la possibilità che ci sia il secondo, queste donne, nei momenti più drammatici della loro esperienza ravvisano nella scoperta di Dio  una fonte di coraggio; ed è così che Kommunella, la protagonista di uno dei racconti, da ebrea non cristiana trova questo alleato inatteso, una fede che le cambia la prospettiva. Si accorge che nella brutalità e nella miseria dei gulag ci sono esempi di straordinaria generosità anche tra le detenute più depravate. Si convince che anche i delinquenti abbiano un' anima, che fa capolino qualora ci sia un incontro con una persona che dia loro fiducia, un'altra possibilità.....
Insomma nei lager c'è qualcosa di più forte dell'annientamento perseguito dal totalitarismo: Dio. 
Indubbiamente questa singolare prospettiva, condivisibile o meno, induce per lo meno a riflettere su come  un'esperienza di tal genere abbia portato a conclusioni così ossimoriche da parte di chi le ha vissute.  
Dionisia Vittori.