domenica 24 novembre 2013

Mary B. Hesse, Forze e campi. Il concetto di azione a distanza nella storia della fisica


Perché con un semplice telecomando possiamo bloccare o sbloccare la portiera della nostra automobile, accendere o spegnere il televisore e così via? Più in generale, in che modo i corpi agiscono l’uno sull’altro attraverso lo spazio? Com’è possibile l’azione a distanza? L’Autrice ricostruisce in modo magistrale la storia dell’azione a distanza, delle discussioni che ha suscitato, delle teorie alternative, dall’antichità greca, fino alla relatività di Einstein. Né un breve cenno finale alla meccanica quantistica. I capitoli più affascinanti di questa controversa storia sono forse la formulazione, da parte di Newton, della legge di gravitazione universale, che prevede un’azione a distanza istantanea tra masse puntiformi, che gli procurò l’accusa di aver reintrodotto le forze occulte nella spiegazione della natura; e soprattutto l’elettromagnetismo di Faraday e Maxwell che sembrarono minare alla radice l’idea stessa di un’azione a distanza e che aprirono la strada alla teoria della relatività. Non crediate che si tratti di una questione chiusa, affidata solo alla storia della scienza. La teoria dell’entanglement in meccanica quantistica ha riaperto i giochi, mostrando tra l’altro, una volta di più, come il confine tra attività scientifica e riflessione filosofica, a dispetto di quanto si continua a ripetere, sia estremamente sfumato.


Renato

Nessun commento:

Posta un commento