In attesa della pubblicazione in Italia del terzo volume
della trilogia di Stefànsson desideriamo comunque
presentare le prime due parti, edite nel 2011-2012. Protagonista assoluta delle
vicende è la terribile natura islandese. Il primo volume si apre con una
vicenda tragica che è narrativamente un capolavoro: l’autore racconta con stile
distaccato, “oggettivo” ma con punte di intensa prosa poetica, la morte per
assideramento durante la pesca di un giovane amante della lettura davanti agli
occhi inorriditi del suo giovane amico- allievo. Ciò che li univa e decreta
anche la morte di uno dei due, era l’amore per la lettura. “ Non abbiamo
bisogno di parole per sopravvivere, ne abbiamo bisogno per vivere”.
Nel secondo volume, l’amico sopravvissuto trova ospitalità
presso una strana locanda che ben presto abbandonerà per accompagnare il
postino che deve spingersi sino alle
gelide regioni del nord ( siamo nell’ottocento e gli spostamenti avvenivano a
piedi). Ancora una volta la protagonista assoluta è la natura terribile e del
tutto indifferente ai destini umani e ancora una volta l’autore rasenta il
capolavoro. I due cercano disperatamente di sopravvivere in una regione
completamente coperta da ghiaccio e neve e sferzata da un vento gelido.
Sorprende la capacità degli uomini in balia della natura di conservare la loro
umanità . Ciò che rende sopportabile tutto ciò al nostro protagonista è sempre
comunque la passione per la lettura come atto d’amore nei confronti dell’amico morto.
Nel corso del loro
viaggio i due faranno vari incontri,
alcuni dei quali descritti con toccante semplicità. Il volume si conclude con
una rovinosa caduta dei viaggiatori
lasciando in dubbio il lettore se siano vivi o morti.
Ogni pagina è un tuffo al cuore; un’intensa e commossa
riflessione sulla vita, la morte e la sopravvivenza a chi abbiamo amato e ancora vive con noi.
Assolutamente da leggere.
Francesca e Renato
Se dite che è "assolutamente da leggere", seguirò il consiglio e lo leggerò...
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