giovedì 6 febbraio 2014

Frank McCourt, Le ceneri di Angela

Nel 1935 la famiglia di Frank McCourt, dopo la morte della bimba più piccola, abbandona l’America e ritorna a Limerick. Inizia la storia dell’infanzia e dell’adolescenza irlandesi di Frank e dei suoi fratellini raccontata con il candore, l’ironia e il disincantato spirito di osservazione del protagonista che giorno dopo giorno sopravvive alla miseria quotidiana e tratteggia con leggerezza la folla di personaggi che lo circonda. Conosciamo così il padre affettuoso ma inaffidabile, alcolizzato e pieno di rancore verso gli Inglesi, la madre Angela che si adopera in ogni modo per tirare avanti, e poi la nonna, brusca ma profondamente religiosa e attenta al “decoro” familiare, lo zio reduce di guerra e poi insegnanti, preti, poliziotti caritatevoli e impiegati meschini. Lo sfondo consiste nei quartieri miserevoli di una Limerick intrisa di pioggia tra le nebbie e i miasmi del fiume. Qui, correndo sull’acciottolato viscido dei vicoli, il piccolo Frank cresce finché, una volta raggiunta la maggior età, riuscirà a guadagnarsi la somma necessaria ad imbarcarsi per gli Stati Uniti per un nuovo inizio.
Questa autobiografia romanzata mi è piaciuta molto perché mostra sì una realtà miserevole, se non addirittura dickensiana, ma insiste anche sulla saldezza dei legami familiari e sulla speranza, malgrado tutto, in tempi migliori. Ciò che rende originale e affascinante questo libro è il linguaggio utilizzato dall’autore, capace di raccontare eventi anche traumatici con un mezzo sorriso e cruda ironia.

Anna Arrigoni III B liceo Classico

1 commento:

  1. Una lettura che mi ha molto colpita. Duro,a tratti violento ma molto coinvolgente..Critica radicale della società irlandese e del suo sistema educativo. Un libro senza dubbio da leggere.

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