lunedì 10 febbraio 2014

F.Kafka, La metamorfosi

La Metamorfosi di Kakfa è a mio parere il libro che per eccellenza riesce a confrontare la società di Kafka con la condizione umana di Gregor Samsa, il personaggio principale, che può rappresentare persone di qualsiasi ceto o periodo storico. Si tratta di un libro in cui le angosce ed i pregiudizi delle persone fanno da sfondo al disagio sociale provato da Gregor Samsa. Lo stile fluido e la narrazione in terza persona fanno si che il libro sia di facile lettura ma, allo stesso tempo, la comprensione del dramma sociale descritto può essere compreso solo da coloro che sono in grado di riconoscersi in Samsa o nel padre dispotico che lo segrega nella sua camera per nasconderlo dalla società. Ancora una volta il suicidio viene visto come liberazione: per Gregor dalla sua condizione non più umana ma di parasssita e per i parenti dalla presenza di un essere infame che non merita la pietà umana. I testi di Kafka non lasciano indifferenti ma spingono l'uomo a cercare il perchè della malvagità e dell'indifferenza umana. Una sola lettura non basta, bisogna immedesimarsi in Kafka e in quel piccolo scarafaggio che con la sua presenza cambia il mondo attorno a sè e capisce come la vita non dipenda soltanto dalle proprie azioni ma soprattutto dalla propria volontà. L'ho letto cinque volte in cinque periodi diversi e la metamorfosi di Kafka è a mio parere uno dei pochi testi che rimane nella memoria e ad ogni lettura le emozioni provate sono sempre più forti. 

Althea Mandelli, III B Liceo Classico

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