La storia viene raccontata dall’avvocato Utterson che è il
migliore amico di uno dei più illustri medici della città, Dr. Jekyll, ma che
indaga anche per trovare uno spietato
criminale di nome Hyde, perciò la sua reazione è di assoluto sconcerto quando
scopre che i due uomini sono in realtà la stessa persona. Jekyll stesso
racconta come la sua vita fosse insopportabilmente infelice in quanto non
riusciva a conciliare in alcun modo il suo carattere irrequieto e allegro con la necessità di
apparire serio e composto. Perciò decise di provare su se stesso una sostanza
che lo tramutò in un altro uomo, fisicamente opposto, ma che poteva sfogare
liberamente tutti i suoi desideri repressi, era libero di essere se stesso. Mi
ha impressionato soprattutto come Stevenson sia riuscito a catturare e
descrivere la vera essenza dell’animo umano, sempre teso verso la ricerca della
sua identità, pensando così di trovare il proprio posto nella società e nel
mondo, ma che è intimamente dilaniato tra ciò che vorrebbe veramente fare e ciò
che il mondo esterno si aspetta da lui. Freud spiegherà questi comportamenti
con la psicanalisi, ma non riuscirà a trovare una soluzione per eliminare la componente aggressiva dell’uomo. Consiglio di
leggerlo perché è un importante fonte di riflessione che ci può permette di guardare con un occhio diverso
tutti quei casi di cronaca nera così apparentemente inspiegabili e
contraddittori.
Ina Golikja IIIB
Liceo Classico
Nessun commento:
Posta un commento