Un professore di matematica con una memoria che dura
solo 80 minuti, una governante con un figlio di dieci anni, che il professore
ha chiamato affettuosamente Ruto per la sua testa piatta che ricorda una radice
quadrata. Gli ingredienti sono semplici, ma il romanzo è ricco di poesia: Ruto
e la madre che accolgono il professore nelle loro vite, il professore che
comunica con loro con l'unico linguaggio che gli viene spontaneo, la
matematica, ma che pian piano apre il suo cuore per loro. Commovente la sensibilità
del piccolo Ruto, toccante la passione per la matematica che pian piano
germoglia nel cuore della giovane governante... Un libro assolutamente da
leggere, per darsi l'opportunità di scoprire una matematica diversa.
Daniela
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