mercoledì 23 aprile 2014

Fabio Toscano, La formula segreta

Pensando alla matematica, molti di noi ricordano lunghi elenchi di formule e pensano davvero che la spesso odiata materia si riduca a questo. Il libretto di Fabio Toscano ci mostra come dietro una formula si possa nascondere la passione: lo scontro tra Tartaglia e Cardano non è stato animato solo dalla passione, perché numerosi sono gli ingredienti che hanno caratterizzato il loro legame, dalla diffidenza all'amicizia, dalla collaborazione al tradimento.
L'autore lascia spazio alle parole dei due protagonisti e del terzo contendente, Ludovico Ferrari: dalla storia dell'algebra nelle sue linee generali, partendo dai contributi degli antichi Greci e arrivando agli Arabi, Fabio Toscano ci racconta la toccante storia di Tartaglia, la triste vicenda di Cardano, figlio illegittimo e l'assurda e prematura morte di Ferrari, mentre le loro antiche parole ci fanno sentire quanto siano presenti e vivi i sentimenti che le hanno animate.

Un libro consigliatissimo, particolarmente adatto per gli studenti del biennio, spesso "provati" dallo studio dell'algebra.

Daniela

21 commenti:

  1. È stato difficile cominciare, soprattutto dati i pregiudizi sui libri che trattano la matematica.
    I miei pregiudizi si sono rivelati fondati solo in parte, ovvero nel primo capitolo di introduzione, piuttosto noioso e poco attivo.
    Ho capito soltanto in un secondo momento che non poteva essere altrimenti, essendo un libro dedicato a tutti e non solo agli “addetti ai lavori”. Per questo necessitava di un’introduzione specifica, in modo da calare il lettore nelle conoscenze e nella mentalità dell’epoca.
    I successivi capitoli sono passati velocemente, soprattutto trattandosi di argomenti interessanti ed accesi, quali la contesa di una stessa formula di fondamentale importanza da parte di quattro persone molto influenti all’epoca; per questo si è quasi strasformato, di pagina in pagina, in un interessante romanzo storico d’azione.

    4 Stelle.

    Amighetti Peter, 2^A Liceo Scientifico.

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  2. COMMENTO " LA FORMULA SEGRETA" Fabio Toscano

    La formula segreta di Fabio Toscano è un libro che narra le vicende riguardanti Niccolò Tartaglia, Geronimo Cardano e Ludovico Ferrari e il duello matematico riguardante la formula segreta delle equazioni di terzo grado.
    Ho apprezzato il libro prima di tutto per lo stile piuttosto semplice che presenta spesso parti di lettere che suppongo si siano scambiate realmente i matematici. Altro aspetto che ho apprezzato sono le brevi biografie dei matematici introdotte all'interno del testo che rendevano il libro più interessante.
    Al contrario ho trovato piuttosto noiose alcune parti che si dilungavano troppo su aspetti matematici che potevano annoiare il lettore.
    Però mi aspettavo un libro diverso, pensavo si trattasse di una vicenda ,diciamo, più avvincente

    Marco Triulzi. 2a Liceo Scientifico

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  3. Nel libro si descrivono le vicende di alcuni dei più grandi matematici italiani vissuti nel Cinquecento, i cui protagonisti sono Dal Ferro, Tartaglia, Cardano e Ferrari.
    Mi hanno colpito gli estratti di lettere degli stessi protagonisti, scritte nell’italiano “volgare” dell’epoca, il cui linguaggio era abbastanza complesso e di difficile comprensione.
    In particolare ho notato che i matematici di allora non erano persone “tranquille” ma si sfidavano in pubblici e spietati duelli, davanti a folle di persone, risolvendo complessi problemi matematici.
    Solo la vittoria scientifica poteva dare fortuna personale e fama allo studioso. Mi sento di paragonare questi matematici, che si duellavano a colpi di formule, a dei gladiatori. Infatti tali diatribe pubbliche erano a quei tempi all’ordine del giorno ed erano molto seguite anche dalle autorità pubbliche.
    Questo libro mi ha colpito perché descrive sia la matematica sia la vita storica di allora, anche se la lettura è stata poco scorrevole ed impegnativa.

    Terzi Thomas 2^A Liceo Scientifico

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  4. Premetto che non sono una ragazza che legge molto, se poi il libro è scelto da altre persone e non appartiene ai generi che raramente leggo, doverlo leggere diventa quasi un peso più che un piacere. Appunto per questo l’idea di leggere un libro che parlasse di matematica non mi spronava molto alla sua lettura; nonostante ciò man mano che leggevo il libro mi sono dovuta ricredere.
    La storia raccontata nel libro è interessante e viene raccontata in modo chiaro e semplice, tranne gli stralci di lettere presenti all'interno che, essendo scritti in italiano volgare, erano più difficili da comprendere.
    Nei primi due capitoli il libro non mi ha entusiasmato molto, sembrava più un libro di storia, ma erano aspetti fondamentali per comprendere gli episodi che venivano poi raccontati nei successivi capitoli e perciò non potevano essere tralasciati dallo scrittore.
    E’ stata una lettura piacevole contro tutte le mie aspettative.

    Rosa Giulia,2^A Liceo Scientifico

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  5. Prima di leggere questo libro avevo molti pregiudizi riguardo a libri trattanti temi scientifici, con lo scorrer delle pagine mi son però ricreduta. Ho apprezzato soprattutto la parte riguardante il rapporto tra due menti geniali quali quella di Tartaglia e quella di Cardano. Il linguaggio del testo è quasi sempre semplice e chiaro e rende così il tutto più scorrevole. La parte che meno mi ha coinvolto sono state le lettere scritte in un italiano antico e quindi più difficili da comprendere.

    Epis Martina,2^A Liceo Scientifico

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  6. Nonostante il tema centrale del racconto sia la matematica e in particolare una formula per le equazioni cubiche, non è un libro noioso e monotono come ci si potrebbe aspettare. Effettivamente i capitoli iniziali sono piuttosto pesanti poiché descrivono la vita di Tartaglia e la storia della matematica, ma proseguendo la narrazione diviene sempre più interessante. La lettura è poco scorrevole perché sono presenti diversi estratti di lettere scritte dai protagonisti del racconto in italiano volgare. Queste parti però sono molto coinvolgenti e permettono di conoscere le accese rivalità presenti tra i matematici dell'epoca e proprio per questo le ho decisamente apprezzate. Nel complesso è stata una lettura piacevole e interessante, contro le mie iniziali aspettative.

    Franzoni Marco, 2^A Liceo Scientifico

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  7. Leggere un libro di matematica di sicuro non genera entusiasmo negli adolescenti... e così è stato per me.I primi capitoli sono stati piuttosto pesanti a causa di alcune digressioni, mentre i successivi hanno smentito i miei primi pregiudizi.Un aspetto che mi ha colpito è stata la pazienza e la costanza con cui i matematici di quel tempo arrivavano a soluzioni complesse con strumenti basilari e usando la loro intelligenza. Una nota negativa la devo esprimere riguardo alle lettere scritte in italiano volgare che rallentavano il discorso e rendevano il libro più noioso. Nel complesso la lettura è stata interessante e piacevole.

    Clerici Lara,2^A Liceo Scientifico

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  8. Come tutte le volte che mi vengono assegnati libri riguardanti la storia della matematica, all'inizio rimango un po' scettica. Infatti, i primi capitoli a sfondo principalmente storico li ho trovati un po' noiosi, soprattutto perché non mi coinvolgevano. Continuando la lettura, questo libro si é rivelato invece interessante: mi ha fatto conoscere quattro importanti matematici quali Niccolò Tartaglia, Gerolamo Cardano, Ludovico Ferrari e Scipione Dal Ferro che con le loro straordinarie scoperte hanno dato un contributo fondamentale alla storia della matematica. Sicuramente quello che mi ha incuriosita di più riguarda le disfide cinquecentesche fra matematici, fisici, mercanti ma anche umanisti e religiosi. A volte i duelli sconfinavano dal piano scientifico a quello personale, diventando dibattiti assai accesi..
    Credo inoltre che questi brillanti personaggi, dotati di abilità, genio e creatività, forse non avrebbero ottenuto preziosi risultati se fossero stati privi di passione, ambizione, invidia e presunzione. Mi piace soprattutto credere che essi abbiano voluto diffondere ai posteri la "conoscenza", che non deve restare proprietà privata di chi la detiene.

    Spatti Maria, 2^A Liceo Scientifico.

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  9. Premetto che la lettura di un libro di matematica non mi ispirava, per di più i primi capitoli li ho trovati più noiosi e questo ha rallentato molto la mia lettura. Con il passare delle pagine però ho trovato la vicenda molto interessante e quindi anche coinvolgente. Mi sono piaciute molto la parti delle disfide tra i matematici anche se erano un po' rallentate dall'inserimento di estratti di lettere tra i matematici scritte in "volgare".
    Il libro mi è interessato molto anche perché ho scoperto l'importanza di quattro grandi matematici come Niccolò Tartaglia, Cardano, Ferrari e Del Ferro che grazie alle loro scoperte hanno contribuito alla matematica.
    Al contrario delle mie aspettative ora consiglierei questo libro e lo rileggerei.

    Anna Pasinelli, 2^A liceo scientifico

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  10. Devo dire che questo libro riguardante la matematica mi ha stupito molto. Infatti anche i primi capitoli, i più lenti e noiosi, sono stati d'aiuto alla comprensione del resto del libro, che qualche "non addetto ai lavori" avrebbe potuto fraintendere o non capire in pieno.
    Trovo che siano stati molto interessanti i vari duelli tra i matematici che si sono svolti durante la lettura di questo libro, resi ancora più avvincenti dagli intrighi, giuramenti e diffidenze. In particolare sono rimasta molto colpita dalla passione che ogni studioso metteva nel suo lavoro e dalla gelosia con cui difendeva le proprie scoperte, a dimostrazione del fatto che può nascere una vera e propria passione perfino per la matematica!
    In generale posso affermare che questo libro mi è piaciuto e mi ha appassionato; peccato però per gli estratti delle lettere tra i vari matematici riportarti fedelmente nell'italiano del tempo, che rendono più lenta e difficile la lettura.

    Sara Pezzoli, 2^A Liceo Scientifico

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    1. Questo libro sulla matematica é un testo che prevalentemente narra della vita di Niccoló Tartaglia e Gerolamo Cardano, ma parla anche dell'entrata in scena di Ludovico Ferrari e di Scipione Del Ferro, e del loro aiuto nell'ambito dello sviluppo matematico.
      Il libro comincia con i primi capitoli secondo me molto lenti nel loro scorrimento, ma aiutano molto per la comprensione generale degli avvenimenti principali e secondari presenti nel testo.
      Reputo che siano molto interessanti i duelli tra i matematici, e in particolare mi é piaciuto il duello fra Tartaglia e Antonio Maria Fior; purtroppo un altra cosa che rallenta la lettura é l'inserimento delle lettere tra i matematici scritte in forma "volgare".
      Credo di poter affermare che questo libro mi é piaciuto molto e ho anche scoperto cose nuove sulla matematica!


      Samuele Fenaroli, 2^A Liceo Scientifico

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  11. Il libro “la formula segreta” narra la storia del grande matematico Niccolò Tartaglia. Il libro, nonostante l’argomento principale sia la vita del matematico bresciano, tratta anche l’algebra in generale, raccontandone la storia dalle origini, nei babilonesi, poi parlando del grande Al-Khwarizmi e di Fibonacci, arrivando poi al punto saliente, che come si può dedurre dal titolo è la formula di risoluzione delle equazioni, in particolare quelle cubiche, introducendo così anche le figure di Cardano e Ferrari. Nonostante io sia una persona che legge poco ho apprezzato molto il libro, che mi è sembrato molto interessante nonché ricco di numerose importanti informazioni che spiegano efficientemente la storia dell’algebra; inoltre il libro era molto semplice e scorrevole come lettura, al contrario del fatto che lo pensavo, essendo un libro sulla matematica o meglio algebra, noioso e ricco di nozioni difficili da comprendere. Forse unico difetto del libro, secondo me, sono state le lettere scambiatesi dai matematici, spesso difficili da comprendere anche a causa di parti in latino. Nonostante questo consiglierei di leggere il libro a persone che vogliono scoprire più a fondo le equazioni e la loro storia e l’algebra in generale, vista, come già detto, la semplicità delle spiegazioni del libro.

    Capecci Marco, 2^A Liceo Scientifico

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  12. Nel libro “La formula segreta” troviamo un racconto vero e dettagliato costituito da fatti che possiamo trovare riassunti o accennati in vari scritti matematici; infatti in questo romanzo del 2009, viene condensato un passaggio chiave per l’ evoluzione della matematica costituito da un complesso di vicende sorprendenti e appassionanti che richiamano così l’ interesse non solo degli esperti nel campo matematico ma anche dei meno acculturati in questa materia.
    Devo dire che il libro mi ha stupito; infatti non immaginavo che mi avrebbe coinvolto tanto. La lettura inizialmente può risultare noiosa ma dopo i primi capitoli la trama si fa più avvincente e coinvolgente. Nel finale si fa più lenta in quanto ci sono molti dibattiti in “volgare” che possono risultare noiosi e difficili.
    Nel complesso però ho trovato il libro di Fabio Toscano molto interessante e utile a comprende al meglio le vicende di 4 grandi matematici quali Scipione Dal Ferro, Niccolò Tartaglia, Gerolamo Cardano e Ludovico Ferrari.

    Eva Panigada, 2^A Liceo Scientifico.

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  13. Il libro "La formula segreta" di Fabio Toscano secondo me si avvicina più ad un saggio di storia della matematica che ad un romanzo vero e proprio, soprattutto nei primi due capitoli. Poi in realtà la storia romanzata prende piede e si può scoprire la dimensione umana dei matematici protagonisti, cioè Scipione Dal Ferro, Niccolò Tartaglia, Gerolamo Cardano e Ludovico Ferrari.
    Penso che l'uso di citazioni sia efficace ad capire e a trasmettere i sentimenti e le passioni che i personaggi provavano, oltre che introdurre nel vivo della vicenda il lettore.
    Nel libro sono presenti anche delle formule spiegate in modo esauriente, chiaro e gradevole. Forse in alcuni punti, soprattutto verso la fine, la lettura può diventare faticosa e un po' complicata causa il linguaggio in volgare degli scritti riportati.
    Mi è comunque stato utile per aprire uno squarcio su questo mondo poco conosciuto.

    Laura Maggioni, 2^A Liceo Scientifico.

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  14. Il libro “La formula segreta” di Fabio Toscano riporta in modo dettagliato ed efficace il duello matematico che infiammò l’Italia del cinquecento, ovvero quello che si svolse tra due grandi personalità del passato, quali Gerolamo Cardano e Niccolò Tartaglia. In alcuni punti la narrazione dei fatti viene rallentata dall’introduzione di lettere scritte realmente dai personaggi, perché l’autore vuole lasciare che siano loro stessi a parlare.
    Dal racconto si comprende che tra queste due grandi menti non c’è stato un bell’approccio, ma col passare del tempo sono diventati amici a tal punto che Tartaglia decise di svelargli la formula cui tanto teneva.
    La storia è avvincente e racconta, oltre alle scoperte dei protagonisti, anche le loro origini e i loro difetti, e nel caso di Tartaglia spiega il motivo di questo suo soprannome che in seguito assunse come cognome.
    Il motivo che fece nascere questo duello matematico è senz’altro la scoperta delle equazioni di terzo grado evento che segnò l’interruzione del lungo periodo di digiuno di scoperte matematiche.
    Superati i primi pregiudizi riguardanti l’argomento, mi sono addentrato in un mondo a me sconosciuto, ovvero quello della storia della matematica e dei suoi infiniti artefici e ho apprezzato a fondo il libro anche nei punti meno scorrevoli, per questo lo consiglierei anche ad altre persone.

    Antonio Campana, 2^A Liceo Scientifico

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  15. Per me non è stato facile iniziare a leggere un libro riguardante l'algebra, l'equazioni cubiche e i grandi matematici del passato. Mi sono resa conto che nei primi capitoli spesso dovevo fermarmi per rileggere alcune frasi che non mi erano chiare con una prima lettura. Al contrario, le pagine successive si sono rivelate più coinvolgenti e quindi scorrevoli.
    L'idea dell'autore di riportare le parti in "volgare" mi è particolarmente piaciuta poiché, pur essendo a volte difficili, venivano riprese e spiegate nella narrazione.
    Ho capito, grazie a questo libro, che pur trattando di un sapere matematico l'insegnamento che trasmette non è prettamente scientifico, ma va ben oltre, il sapere è unico e tutte le sfumature sociali, storiche, umane... ne fanno parte e hanno la forza di arricchirlo e dargli significato.

    Marta Surini, 2^A Liceo Scientifico

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  16. Il libro "la formula segreta" ha come tema principale la bellezza e la pregiarezza della matematica, questione sulla quale normalmente gli studenti hanno da ridire. Nonostante questo sono convnta che non si può giudicare un libro dalla copertina e così ho iniziato a leggere, dopo aver però riflettuto un attimo sul titolo. Lo trovo molto adatto perché rende bene l'idea che si aveva della matematica e delle scoperte al tempo dei protagonisti, i matematici stessi e in particolare Tartaglia e Cardano: essa era un motivo di vanto e di successo e le persone in grado di risolvere quesiti erano rispettate molto. L'inizio è stato un po' duro ma andando avanti la storia diventava più avvincente, tanto da avere la curiosità di sapere ciò che sarebbe accaduto. È anche un libro istruttivo, in quanto presenta la vita di alcuni dei più grandi matematici del medioevo e spiega la storia e la soluzione delle equazioni di terzo grado in un modo più leggero di quello che si avrebbe seguendo una normale lezione. In generale il libro mi è piaciuto molto, anche se ho avuto difficoltà a capire i dialoghi tra i personaggi, perché viene usato un linguaggio un po' complicato a mio parere. Lo consigierei alle persone che non si fermano al necessario ma che si interessano anche di come siano nate certe passioni e certe personalità importanti.
    Alessia Fanchini, 2^A liceo scientifico

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  17. Il libro "La formula segreta" riguarda essenzialmente la formula della risoluzione delle formule di terzo grado e la vita di Tartaglia proprio per questo contiene al suo interno numerose lettere tra i matematici e molti concetti appunto matematici, che, per certi aspetti, rendono difficile la lettura.
    in generale però il libro mi è piaciuto perchè la storia è comunque molto conivolgente e crea curiosità. Nonostante sia un libro che tratta matematica e che quindi presuppone un certo impegno per la lettura può esssere tutto sommato piacevole e fa scoprire al lettore storie curiose che si celano dietro la scoperta di una determinata formula.
    Lascala Silvia

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  18. Non è scontato che la bellezza si trovi in ciò che piace, anzi il più delle volte si trova nelle cose che non ti aspetti, e questo libro ne è l’esempio perfetto. Non si tratta solo di formule matematiche, spesso riportate nei libri di testo in modo astratto, o di storia della matematica, come susseguirsi di fatti e date. Sono gli aneddoti, le piccole curiosità che sono nascoste dietro i fatti a renderne intrigante la lettura….
    La bellezza di questo libro sta soprattutto nella semplicità con cui viene descritta la grandezza dei protagonisti, immersi nei loro duelli matematici, nei quali si sfidavano con quesiti sempre più complessi. Qui si legge infine una grande differenza tra i modi di ieri e quelli di oggi… Un tempo, fatta una scoperta, la si teneva celata al mondo a lungo in attesa del confronto, mentre oggi, nell’era della tecnologia, non si pensa due volte a metterla sul web, a volte ancor prima di verificarne l’esattezza.

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  19. Nonostante la lettura pesante dei primi capitoli d' introduzione, il resto è stato abbastanza interessante; mi è piaciuto come lo scrittore sia riuscito a tirar fuori una storia così coinvolgente, sebbene si tratti di un libro della tanto temuta "matematica".
    Nel racconto vengono messi in luce le sfide di calcolo e i duelli orali tra gli intellettuali italiani più illustri del XVI secolo.
    La storia si accende quando appaiono le prime parti in volgare di lettere originali scritte dai protagonisti; queste, all' inizio, hanno rallentato la lettura e la comprensione del testo, ma in un secondo momento, preso il ritmo, hanno reso la storia avvincente e coinvolgente.
    L' oggetto del desiderio, tipico delle favole, è la tanto ambita formula delle equazioni di secondo grado, la quale il matematico bresciano Tartaglia custodisce dai trabocchetti e dagli inganni degli adulatori.
    Alla fine però svela la sua formula a Gerolamo Cardano, inconsapevole che la sua non è una scoperta, infatti la formula era stata già trovata circa vent' anni prima.
    Con questo colpo di scena Toscano Fabio conclude il suo libro.
    Ottimo libro, voto positivo.
    Sanna Mattia 2^A Liceo Scientifico.

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  20. Fabio Toscano è riuscito a scrivere una storia molto avvincente, che in qualche modo ha interessato molti lettori nonostante il tema sulla matematica non sia il più ricercato tra i generi di libri da leggere.
    Nei primi capitoli la storia era forse troppo lenta e la lettura era anche appesantita dalle lettere poco comprensibili, scritte dai personaggi della storia.
    Negli ultimi capitoli la curiosità non manca, specialmente quando la formula delle equazioni di terzo grado viene svelata e da quel momento in poi inizieranno una serie di vicende molto intriganti.
    Le parti più belle dal mio punto di vista sono state le sfide tra matematici, e capire come avvenivano mi ha molto coinvolto nella lettura.
    Questo tipo di libro lo consiglierei a molti amanti della matematica, ma anche a molti appassionati di storia, infatti l'autore è riuscito a ricostruire un racconto storico molto interessante.
    Andrea Giuliani 2^A Liceo Scientifico

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