Arnolfo è convinto che non ci sia cosa peggiore che essere traditi dalla moglie, perciò ha allevato una donna – Agnese – per evitare di farsi ingannare. La donna diventerà sua moglie. D’altra parte, Arnolfo conosce “le mosse astute e le sottili trame di cui sanno servirsi le donne”: sua moglie non dovrà essere una donna in gamba, perché è rischioso sposare donne troppo intelligenti, “una donna che sa scrivere ne sa più del necessario”. La donna che lui sposerà deve essere “di un’ignoranza totale; le deve bastare saper pregare Iddio, volermi bene, cucire e filare.”
E Arnolfo è davvero convinto di essere stato furbo abbastanza. Ma non ha fatto i conti con l’amore vero.
Una commedia divertente. Persino leggendola, non avendo potuto assistere alla rappresentazione teatrale, si può gustare l’arguzia dell’autore e si percepisce quasi il suo divertimento nel raccontare le vicende dell’ingenuo Arnolfo.
Daniela
Nessun commento:
Posta un commento