Se ancora si
ritiene l’Eneide un libro vecchio e noioso... è ora di ricredersi! Quattro
intraprendenti diciassettenni hanno deciso di recensire per voi quest’opera
immortale.
Al tempo
degli dei dell’Olimpo, dei signori e dei re Achei, che spadroneggiano su Troia,
città in fiamme, il genere umano invoca il soccorso di un eroe, per fondare una
nuova stirpe gloriosa.
Giunge Enea,
uomo pio, con il suo duplice volto di
intrepido guerriero e di uomo religioso. La grande forza espressiva con
cui Virgilio presenta questo personaggio porta il lettore ad immedesimarsi nell’eroe.
Enea infatti è un eroe inusuale: non è vincitore, come Achille, ma fa parte dei
vinti e deve inoltre obbedire al volere del Fato, di cui è strumento. Di qui nasce l’originalità e la modernità del
personaggio.
A Cartagine
trova nella regina Didone l’amore appassionato di una donna. La passione che
prova per lei è travolgente e toccante, ma è costretto ad abbandonarla e a
subordinarei propri sentimenti, facendo violenza alle sue predilezioni e ai
suoi sentimenti. Il lettore viene così trascinato in un’escalation di emozioni,
che raggiunge il suo apice col suicidio di lei.
La Sicilia,
Cuma, e perfino le profondità degli Inferi sono le tappe del lungo peregrinare
dell’eroe troiano.
Virgilio delinea
con originalità le varie sfide a cui l’eroe è sottoposto, mostrando le reali
difficoltà che si incontrano nel perseguire uno scopo, nel caso di Enea quello
di fondare Lavinia.
Nei suoi
versi l’Eneide narra anche le storie della straordinaria amicizia tra Eurialo e
Niso, e dell’eccezionale valore di un’ eroina, Camilla.
L’autore
riesce così a unire classicità e modernità, traendo spunti evidenti da Omero,
ma al contempo inserendo elementi di grande umanità. Proprio perciò l’Eneide ci
ha molto colpito, per la caratterizzazione emotiva e l’attualità dei suoi
personaggi.
Magnani Irene, Manganaro Giorgia, Minini Matteo, Pastorelli Elisabetta
Classe 2^A Liceo Classico
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