«Questa è la storia dei cinque anni che ho trascorso da ragazzo,
con la mia famiglia, nell’isola greca di Corfù. In origine doveva essere un
resoconto blandamente nostalgico della storia naturale dell’isola, ma ho
commesso il grave errore di infilare la mia famiglia nel primo capitolo del
libro. Non appena si sono trovati sulla pagina non ne hanno più voluto sapere
di levarsi di torno, e hanno persino invitato i vari amici a dividere i
capitoli con loro». Così lo zoologo Gerald Durrell presenta il suo libro ai
lettori, mostrando già la vena ironica che attraversa tutta la narrazione. Ma
oltre all’ironia, il titolo allude anche allo speciale rapporto del giovane
Durrell con gli animali che, ognuno con il proprio nome e carattere, entrano
nella famiglia e ne diventano parte integrante. Uomini e animali sono
egualmente interlocutori e compagni di questi anni di infanzia che paiono
dominati dalla serenità e dalla libertà con cui la vita scorre in quest’isola
che ci appare paradisiaca e che la famiglia dell’autore lascerà alla vigilia
della seconda guerra mondiale.
L’animo del naturalista traspare chiaramente dalla dettagliata e
vivacissima descrizione e accurata osservazione della vita animale e familiare.
Molto piacevole e brillante lo stile; Gerald Durrell sembra più
dotato dal punto di vista letterario di suo fratello Lawrence, acclamato
romanziere.
Un’ altra dimostrazione di come scienza e letteratura possano
conciliarsi e completarsi.
Sono proprio curiosa di leggere questo libro la sera con Chiara !
RispondiEliminaInteressante e divertente, lo consiglio!
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