lunedì 13 gennaio 2014

Tove Jansson, Il libro dell'inverno, Iperborea 2013



Un libriccino delizioso. La grande scrittrice finlandese, che evidentemente non si è dimenticata di essere stata bambina, ci racconta il mondo appunto con gli occhi di una bambina. È sempre un’operazione rischiosa questa, ma quando riesce è pura magia; ed in questo caso è riuscita pienamente. Attraverso una serie di brevi racconti vivaci e a volte apparentemente paradossali, vediamo anche noi, incantati, la realtà con occhi infantili, una realtà in cui gli adulti sono semplici comparse, spesso stupidi, sempre incomprensibili. Tutto appare stravolto, gli oggetti, le persone, le circostanze. Le cose più insignificanti (agli occhi degli adulti) appaiono cariche di significato, talvolta pericolose, angoscianti, mentre le cose serie (agli occhi degli adulti) sembrano divertenti. Un mondo alla rovescia, insomma, visto dal basso verso l’alto. Un piccolo libro fatto per chi non vuole dimenticarsi di essere stato bambino.

Renato

1 commento:

  1. Potremmo quasi definirlo una raccolta di racconti...
    Secondo me il più bello è quello della pietra, con la piccola che spinge con impegno questa pietra, convinta di aver trovato un grande tesoro mentre gli adulti non sanno leggere adeguatamente i segni che essa ha lasciato.
    Hai ragione: gli adulti sono "spesso stupidi" e "sempre incomprensibili" e soprattutto non sempre sanno capire i bambini, che invece hanno una marcia in più!
    Ottima lettura, grazie per il suggerimento!

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