Quarant’anni dopo la morte della madre, scomparsa quando egli era un bambino, l’autore decide di raccontare il suo percorso di crescita e di maturazione segnato dalla dolorosa mancanza della figura che più lo avrebbe potuto sostenere. Per fare ciò, deve prima riuscire a sconfiggere Belfagor, un terribile mostro alimentato dalla paura di mettersi a confronto con il ricordo della madre e dei dolori vissuti. Belfagor è un nemico subdolo e spietato e per affrontarlo non si può far altro che arrendesi di fronte a ciò che è stato accettando e riconoscendo le difficoltà passate. Dopo aver completato il racconto della sua vita, l’autore è messo a dura prova da una nuova rivelazione fattagli da una vecchia amica riguardo alla morte della madre. “Dopo quarant’anni sarebbe ora che qualcuno ti dicesse la verità”. Una storia commovente, un percorso di crescita interiore vicino alle paure di tutti noi, un colpo di scena finale che tiene avvinti fino all’ultima pagina.
Giulietta Guerini, 1^A liceo classico
Un libro che mi ha emozionato... Non mi ha solo colpito la vicenda in sé, ma mi ha fatto riflettere su come - a volte - sfuggire ai ricordi dolorosi possa darci più dolore che affrontarli e viverli fino in fondo.
RispondiEliminaCertamente non un capolavoro letterario, ma uno "sfogo" doloroso e terapeutico. Come non sentire empatia con chi affronta il proprio passato e il ricordo della perdita ? Comunque una lettura coinvolgente
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