venerdì 6 dicembre 2013

Fëdor Dostoevskij, I demoni

Grande autore russo dell’Ottocento e importante romanzo che dipinge le trasformazioni della Russia nella seconda metà di quel secolo.
Protagonisti sono i nuovi russi, i giovani rivoluzionari, figli dell’Illuminismo e delle nuove idee positiviste. Ognuno rappresenta un ideale filosofico e un preciso carattere. C’è la coscienza infelice di Hegel, l’ingegnere civile positivista, con le sue idee su vita, morte e religione. C’è il rivoluzionario nichilista;  ci sono donne curiose, desiderose di conoscere e di integrarsi nella nuova società che si sta creando.
Due i personaggi principali: Peter Stepanovič Verchovenskij e Nikolaj Vsevolodovič Stavrogin, entrambi figli di una generazione vecchia, in cui l’Illuminismo era appena entrato, e prodotto della pessima educazione che i loro padri gli hanno dato. Nelle loro differenze, questi due giovani rappresentano perfettamente la nuova generazione russa nella sua follia e nella sua voglia di cambiamento.
Questo romanzo mostra come un’idea entra nella storia e ne muta il corso. Tutto è una rappresentazione del male, della follia nascosta nella razionalità.

Asia Corna, 3 A liceo classico

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