Il signor P., citato nel titolo, è solo uno dei tanti casi clinici che il neurologo Oliver Sacks descrive nel suo libro. Infatti si
può passare da pazienti che sono rimasti con la memoria al 1945, a quelli che percepiscono canzoni nella mente, a chi invece è considerato ritardato da tutti, eppure svolge calcoli complicatissimi.
può passare da pazienti che sono rimasti con la memoria al 1945, a quelli che percepiscono canzoni nella mente, a chi invece è considerato ritardato da tutti, eppure svolge calcoli complicatissimi.
Durante la sua carriera di medico, Sacks ha avuto la possibilità di imbattersi nelle più curiose patologie e di incontrare numerosi pazienti. Perciò da dottore analizza la malattia con precisione chirurgica, ma da uomo si sofferma anche sui sentimenti e problematiche degli “ospiti” della clinica, non mettendoli mai in secondo piano, ma anzi rendendoli i veri protagonisti.
L'opera non è indirizzata solo ad esperti ( i termini tecnici sono pochi per un libro e sulla neurologia ), ma anche ad appassionati o a semplici curiosi che si avvicinano per la prima volta al complicato mondo del cervello umano. Addirittura, lo stesso autore riconosce gli aspetti positivi o comici di alcune malattie, mentre si mostra particolarmente drammatico e rattristato per quelle che l'hanno sconvolto di più. Inoltre arricchisce il contenuto citando altri ricercatori ed esempi che potrebbero interessare al lettore.
Sono certa che una volta terminata la lettura verrà voglia di cercare, almeno in internet, alcune patologie citate a cui Sacks non è riuscito a trovare una spiegazione.
Ravelli Giulia 1^ a classico
L'ho letto durante l'università e mi è piaciuto. L'ho trovata una lettura molto illuminante su come la mente si rapporta con la realtà, perchè studiando la patologia si riesce a comprendere anche quella che consideriamo la normalità, e il dualismo mente-cervello appare superato quanto la questione del sesso degli angeli. Insomma, un punto di vista distante dalla psicologia che stavo studiando allora e che non riusciva a convincermi.
RispondiEliminaPeraltro, consiglio Sacks anche come scrittore oltre che come divulgatore: in realtà è uno scienziato tutt'altro che distaccato dall'oggetto del suo studio, e nei suoi libri ci racconta il suo percorso sia scientifico sia umano. In particolare ricordo "L'isola dei senza colore", "Emicrania"; "Zio Tungsteno" e "Allucinazioni".
Auguro a tutti gli appassionati un'estate di buone letture!
Giovanna