L’importanza dell’elettromagnetismo per
la nascita della teoria della relatività è sempre più evidente. Del resto, il
titolo della memoria di Einstein del 1905 parla da sola: Elettrodinamica dei corpi in movimento. Il legame è evidente.
Esistono già eccellenti lavori sia generali, come quello di Mary Hesse, sia
particolari, come quello di William Berkson, sulla storia
dell’elettromagnetismo e sull’elettrodinamica, così come sulla storia dell’etere (si pensi al classico lavoro del grande matematico Edmund Whittaker che, per
curiosità, cercò anche di dimostrare l’esistenza di Dio da un punto di vista
matematico), ma questo di Darrigol è particolare. Convinto com’è che soltanto
una ricostruzione complessiva, ma non troppo estesa, possa dare veramente conto
dell’importanza della teoria elettromagnetica, Darrigol segue con attenzione
gli sviluppi della teoria da Ampère ad Einstein, sulla base di questi
presupposti: la prevalenza, soprattutto nella prima fase, dell’aspetto
sperimentale su quello teorico (si pensi a Faraday); il difficile confronto tra
elettromagnetismo e modelli meccanici, con il definitivo abbandono del
meccanicismo; il confronto/scontro tra modelli concorrenti, senza indulgere né
nei confronti delle letture conciliatrici, né nei confronti delle letture che
tendono a radicalizzare le differenze : scuola britannica/scuola continentale,
teoria di Weber/teoria di Neumann, interpretazione di Thomson/interpretazione
di Maxwell. Il testo è arricchito da molti disegni estremamente chiari e da
Appendici utilissime per addentrarsi negli aspetti matematici delle teorie via
via presentate.
Renato
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