sabato 21 giugno 2014

Oliver Darrigol, Electrodynamics from Ampère to Einstein, Oxford University Press 2000.

L’importanza dell’elettromagnetismo per la nascita della teoria della relatività è sempre più evidente. Del resto, il titolo della memoria di Einstein del 1905 parla da sola: Elettrodinamica dei corpi in movimento. Il legame è evidente. Esistono già eccellenti lavori sia generali, come quello di Mary Hesse, sia particolari, come quello di William Berkson, sulla storia dell’elettromagnetismo e sull’elettrodinamica, così come sulla storia dell’etere (si pensi al classico lavoro del grande matematico Edmund Whittaker che, per curiosità, cercò anche di dimostrare l’esistenza di Dio da un punto di vista matematico), ma questo di Darrigol è particolare. Convinto com’è che soltanto una ricostruzione complessiva, ma non troppo estesa, possa dare veramente conto dell’importanza della teoria elettromagnetica, Darrigol segue con attenzione gli sviluppi della teoria da Ampère ad Einstein, sulla base di questi presupposti: la prevalenza, soprattutto nella prima fase, dell’aspetto sperimentale su quello teorico (si pensi a Faraday); il difficile confronto tra elettromagnetismo e modelli meccanici, con il definitivo abbandono del meccanicismo; il confronto/scontro tra modelli concorrenti, senza indulgere né nei confronti delle letture conciliatrici, né nei confronti delle letture che tendono a radicalizzare le differenze : scuola britannica/scuola continentale, teoria di Weber/teoria di Neumann, interpretazione di Thomson/interpretazione di Maxwell. Il testo è arricchito da molti disegni estremamente chiari e da Appendici utilissime per addentrarsi negli aspetti matematici delle teorie via via presentate.

Renato

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