lunedì 16 giugno 2014

Michele Marenco, La fisica della domenica

I problemi della fisica e la vita di tutti i giorni sono strettamente legati. Pensare che formule e definizioni studiate sui libri non abbiano riscontri nei fenomeni che osserviamo intorno a noi sarebbe sbagliato e Michele Marenco, insegnante di fisica e ciclista amatoriale, lo dimostra guidando il lettore in un coinvolgente viaggio attraverso i quattro elementi. In ogni capitolo l’autore parte dall’analisi di situazioni quotidiane nelle quali ci ritroviamo facilmente per poi enunciare spiegazioni fisiche che, nonostante il tono leggero del libro, non rifiutano particolari e ‘tecnicismi’. Nella sezione dedicata alla terra vengono trattati problemi come l’attrito, la differenza fra massa e peso, la speleologia, il funzionamento delle bussole, viene affrontato il problema del traffico stradale in base ai principi della dinamica dei fluidi e della meccanica statistica. La parte dell’acqua coinvolge, invece, la geografia dei fiumi, le leggi riguardanti i fluidi (Archimede, Stevino,…), lo studio dei moti ondosi; ma accanto alla fisica vera e propria trovano spazio anche riflessioni sul dilemma “bagno o doccia”, sulle innovazioni dei nuovi costumi da gara, sul potenziale problema dell’acidità degli oceani. Nei capitoli sull’aria vengono sfatate alcune credenze comuni (l’esistenza dei colori come realtà fisiche tangibili e di sette colori dell’arcobaleno, l’origine misteriosa del raggio verde del sole al tramonto), anche attraverso la storia degli studi, a partire dall’antichità, per poi spiegare anche fenomeni come il colore dell’ombra, la formazione delle nuvole, i tuoni e i fulmini.
Infine, nell’ultima sezione vengono illustrati la reazione e i diversi colori del fuoco, vengono dati consigli per accendere e spegnere le fiamme, viene illustrata l’importanza delle creme solari contro i raggi UV.
L’autore apre, inoltre, diversi scenari di possibile sviluppo della scienza moderna per risolvere diversi problemi: interventi per ridurre l’effetto serra, alternative agli alti costi di produzione del PET per le bottiglie di plastica, progetti per lo sfruttamento dell’energia eolica.
Una lettura piacevole attraverso la quale imparare e riflettere.

Francesco Ferrari, 1^A Liceo Classico

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