domenica 4 maggio 2014

Molière, Il malato immaginario

moliere
La commedia, un classico del genere, è incentrata sulla figura di Argante, nonché il malato immaginario del titolo stesso, uomo benestante affetto da patologie inesistenti, frutto solo della sua immaginazione.
Durante lo sviluppo della piece, tra le pieghe della realistica comicità tipica di Molière, il protagonista trova una soluzione concreta al suo problema e scopre quanto la figlia sia realmente legata a lui.
Rileggendo la commedia a distanza di molti anni e riflettendo sulla concezione di malattia immaginaria di Molière, si ravvisa quanto per un sorprendente verso sia accostabile all'idea pirandelliana di follia; per entrambi la patologia psicologica, in Pirandello portata all'estremo, è un punto di vista straniato, da cui vedere la realtà, senza essere costretti a parteciparvi e, alla fine, un modo inconsapevole,  per smascherare la falsità, l'ipocrisia delle convenzioni familiari e sociali.
Ma mentre per i personaggi pirandelliani le maschere per vivere nella società sono infinite e al lettore non resta che rassegnarsi al relativismo della conoscenza, in Molière, scoperchiato il vaso di Pandora, quel che si trova  rimane poi un punto fermo.
Dionisia. 

     

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