mercoledì 14 maggio 2014

G.Galilei, Rime, Salerno Ed. 2001

Ecco un altro bell’esempio di “convivenza civile” tra le “due culture”. Galileo Galilei, si sa, fu scienziato sommo e giustamente è considerato oggi il padre della scienza e dell’epistemologia moderne. Egli fu però anche uomo di vaste e raffinate conoscenze artistiche e letterarie. Fu un eccellente musicista (iniziato a quest’arte fin da piccolo dal padre Vincenzo); prese parte con passione alla querelle che contrapponeva i sostenitori del Tasso ai sostenitori dell’Ariosto, prendendo posizione a favore di quest’ultimo e  scrisse alcune acute pagine sull’Inferno di Dante. Infine, come tacere che i suoi Dialoghi sopra i due massimi sistemi del mondo, oltre ad essere una grandissima opera di scienza, sono anche uno degli esiti più alti della prosa italiana del Seicento? Ma Galileo Galilei, scrisse anche Sonetti e Canzoni, raccolti in questo piccolo libro, molto elegante ed accurato, insieme al Capitolo Contro il portar le toghe, a un frammento di commedia e a uno scherzo in dialetto veneziano. I Sonetti, com’è inevitabile, risentono della lezione del Petrarca. Tuttavia Galilei, pur ricorrendo a stilemi pertrarcheschi, spesso li rovescia con grande originalità e spregiudicatezza, come nel caso del Sonetto I, dove il topos del calar della sera e del sole che si tuffa nel mare, ha ben altro esito che non l’affollarsi di pensieri amorosi.

Se la smettessimo, una buona volta, di alzare stupidi steccati tra le diverse “culture”, che non fanno bene a nessuno?

Renato

1 commento:

  1. Per leggere tutto ciò che hai proposto, non mi basterebbe una vita... ma alcune proposte mi paiono più alla mia portata di altre.
    Concordo con il fatto che gli steccati tra le diverse "culture" non hanno senso: si dovrebbe parlare solo di CULTURA! Dovremmo smettere di vantarci di ciò che non sappiamo, ma cercare di aumentare il nostro sapere e di allargare un po' i nostri orizzonti.

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