domenica 4 maggio 2014

Giovanni d'Alessandro, La tana dell'odio


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Un giovane medico italiano di 29 anni decide di andare in quella ex Jugoslavia, che negli anni novanta è stata insanguinata da un'assurda e spietata guerra civile, attraversata dalla pulizia etnica contro i musulmani, che ha fatto migliaia di vittime. A Srebrenica 8372 maschi inermi, anche anziani e bambini, furono fucilati senza che i caschi blu dell'Onu intervenissero. Il 5 maggio del 1992 in una sconosciuta località della Bosnia orientale, un bambino di nove anni vede "cose che nessun bambino dovrebbe vedere": dopo averle vissute non sarà più un bambino. Quell'innocente creatura è quel medico! Sopravvissuto alla strage della sua famiglia è stato adottato da una coppia italiana, ma l'orrore di quel giorno gli ha tormentato ogni giorno e notte della sua esistenza. Ed è cosi'che Giuseppe intraprende un viaggio nel luogo dell'orrore per cercare risposte...
E' un romanzo straziante, tenerissimo e terribile, che entra nel cuore del male, dalla cui rivisitazione, però, rinascerà una flebile speranza.
Dionisia

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