Dalla scoperta degli irrazionali da parte dei pitagorici, nel VI sec. a.C., passando attraverso la costruzione del pentagono negli Elementi di Euclide, fino ad arrivare a Fibonacci con la successione che da lui prende il nome, l’autore ci accompagna in questo viaggio nella storia della matematica, per capire fino in fondo il ruolo del rapporto aureo. Ma non si limita all’indagine matematica: da quando, nel Rinascimento, il matematico Luca Pacioli pubblica un libro con le tavole disegnate da Leonardo da Vinci – ispirato al lavoro di Piero della Francesca, che ha cercato di indagare matematicamente la prospettiva – il rapporto aureo ha fatto la sua comparsa nel mondo dell’arte. Dobbiamo arrivare al XIX secolo per trovare il rapporto aureo nei lavori di Paul Sérusier e Le Corbusier, mentre anche la psicologia, con Gustav Theodor Fechner, ha cominciato a studiare il rettangolo aureo e la sua influenza sull’estetica. Verso la fine del secolo scorso, la sezione aurea è entrata a pieno titolo anche nelle tassellazioni tridimensionali, in particolare nei quasi-cristalli, scoperti da Dany Schectman in una lega di alluminio, ma studiati nell’ambito della matematica ricreativa nel 1974 da Roger Penrose, fisico di Oxford.
Un’indagine del pensiero, estesa alla natura, all’arte, alla musica e alla poesia: un percorso storico e non solo, consigliato a tutti, soprattutto a coloro che vogliono incontrare la matematica in un modo inusuale.
Daniela
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