Sconvolgente e molto suggestivo, mi ha letteralmente
conquistata .
Viene raccontata la trama di vite di alcune famiglie nella
baraccopoli attorno all’ aeroporto di Mumbai, e in particolare le vicende
della famiglia Husain che viene ingiustamente accusata di aver ucciso una loro
vicina di casa. A questo filone si intrecciano poi le storie di chi vive nello
slum, della loro lotta quotidiana per sopravvivere, degli abusi di potere di
politici e poliziotti, dei ragazzi che raccolgono la spazzatura dei turisti che
arrivano all’aeroporto e la rivendono per pochissimi soldi. Centrale è anche lo
scontro di ideologie e religioni all’interno di questo comunità di” ultimi fra
gli ultimi”, che porta a numerose dispute causate dalla gelosia. In questa zona
periferica della grande megalopoli indiana la fortuna segna in modo profondo la
vita degli uomini e spesso, molto
spesso, la disgrazia di qualcuno diventa l’occasione per un altro di uscire
dalla miseria grazie ad un gioco di forze spietatamente razionale. L’autrice ha
vissuto per tre anni all’interno di questa baraccopoli e ha raccolto centinaia
di testimonianze e documenti per garantire la veridicità dei fatti riportati,
ed è questo che mi ha impressionato di più: è tutto vero. Vi consiglio di leggerlo perché apre davvero
gli occhi su un mondo a noi sconosciuto e difficile da comprendere in un luogo talmente suggestivo qual è
l’India.
Ina Golikja 3°B Liceo Classico
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