lunedì 17 novembre 2014

Marco Del Mastro, Particelle familiari

Come spiegare alla propria figlia dell’asilo cosa significhi essere un fisico delle particelle? Non è sicuramente semplice. La risposta “uno scienziato” non è sufficiente. A questo seguirebbero altre domande, praticamente senza fine. Del Mastro introduce quindi il lettore ad una panoramica del lavoro di un fisico, più precisamente di quello di uno scienziato del CERN di Ginevra. Descrive lo zoo delle particelle subatomiche e l’interazione tra di esse, l’asimmetria tra i diversi gruppi di particelle, che porta l’ipotesi dell’assenza di una o più di esse. Attraverso le parole del protagonista, il padre della curiosissima Pulce narra la storia di questa branca della fisica, che inizia con la scoperta di elettroni, protoni e neutroni, romanzandola in parte per rendere sempre viva l’attenzione dei suoi interlocutori e soprattutto dei lettori. Il suo linguaggio è ricco di metafore e di esempi, di semplificazioni e modelli affinché chiunque possa comprendere, almeno a grandi linee, ciò che succede nella nostra realtà. Fa emergere il nostro mondo come un luogo regolato dal caso e le certezze alla stregua di probabilità molto elevate. La parte conclusiva è incentrata sul laboratorio del CERN, sugli acceleratori di particelle e sulla necessità di trovare il Bosone di Higgs per rendere meno “sbagliato” il modello standard, dimostrando l’esistenza del campo ipotizzato dallo stesso Higgs, che riuscirà a vedere verificate le sue teorie nonostante la sua età avanzata.
La lettura è per la maggior parte scorrevole, grazie alla sua natura divulgativa, anche se talvolta si addentra in tecnicismi difficilmente digeribili per chi non è del mestiere.

Gabriele Galli, 5^C Liceo Scientifico

2 commenti:

  1. Ecco un altro testo che mi sono ripromessa di leggere! La recensione di Gabriele mi ha stuzzicato ancora di più la curiosità. Grazie.
    Carolina

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  2. Grazie per la recensione, lo leggerò a breve.
    Matteo

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