mercoledì 5 novembre 2014

Edmund de Waal, Un'eredità di avorio e ambra

Edmund de Waal è un artista della ceramica inglese e uno storico dell’arte. Quando riceve in eredità da un prozio una collezione di strani oggetti giapponesi, 264 piccolissime sculture raffiguranti divinità, personaggi di ogni tipo, animali, piante, frutti, ne viene affascinato e decide di ricostruirne la storia. Segue questi “netsuke”da Parigi a Vienna al Giappone ripercorrendo le vicende della sua famiglia, una famiglia di ricchi commercianti ebrei che saranno coinvolti da testimoni, protagonisti o vittime, in tante vicende del Novecento.
Un’eredità di avorio e ambra è un testo di narrativa non-fiction, che ci permette di gettare uno sguardo sulla vita quotidiana e sulle piccole grandi storie di una famiglia un tempo privilegiata, poi travolta dagli eventi. L’autore ha consultato archivi, ha visitato palazzi e città, ha studiato vecchie fotografie, ma soprattutto ha utilizzato i ricordi della nonna e del padre per ricostruire un tempo perduto (per inciso, Proust compare nel libro perché frequentava i salotti parigini insieme allo zio Charles, splendida figura di esteta e intenditore d’arte).

Giovanna

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