venerdì 18 ottobre 2013

Arto Paasilinna, Prigionieri del paradiso

Il copione sembra sempre quello, un aereo che, attraversando l'oceano, precipita su un'isoletta deserta e catapulta i suoi passeggeri in uno scenario infernale... Ma se al posto dei famosi impegnati in un reality ci mettiamo una allegra e variegata combriccola nella quale spiccano anche dei tagliaboschi e delle infermiere nordiche, beh, il clima si fa decisamente più interessante! Pronti a tutto pur di sopravvivere i protagonisti si lanciano in esplorazioni alla Indiana Jones e cercano di tirare avanti con quello che trovano sull'isoletta. Il paradiso tropicale si trasforma non solo in una prigione ma in una irripetibile e alquanto strana occasione per mettersi in discussione e costruire relazioni.

Trovo che l'autore (Arto Paasilinna) sia davvero geniale. Nei suoi splendidi romanzi trova sempre l'occasione per trasformare una tragedia come un incidente aereo in una situazione ai limiti della comicità. Una comicità mai vuota, ma sempre tesa a far riflettere il lettore. Consiglio questo libro e, perché no, l'autore a tutte le persone che abbiano voglia di farsi una sana risata. Di questi tempi son convinto che sorridere una volta in più al giorno possa rendere tutto più semplice.

Matteo Silini
Studente di Ingegneria per l'ambiente e il territorio - ex studente del Liceo Celeri

1 commento:

  1. Di questa vicenda, mi ha colpito il fatto che in situazioni estreme le nostre reazioni possono essere imprevedibili, proprio come è successo ai protagonisti del libro. Piacevole e leggero lo sviluppo del tema.

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