Chi crederebbe che un libro di storia
della scienza, serissimo e rigorosissimo, possa essere avvincente come un
romanzo? Eppure è così. Provare per credere.
Il libro di Koyré, un classico,
ricostruisce uno dei periodi più avvincenti della storia della scienza: il
passaggio dal geocentrismo all’eliocentrismo e più in generale, il passaggio dalla
fisica e dall’astronomia aristoteliche, alla fisica ed all’astronomia moderne,
e lo fa con lucidità e chiarezza esemplari. Nel periodo che va dal De revolutionibus (1543) di Copernico e
si conclude, provvisoriamente, con i Principia
(1687) di Newton si compie una vera e propria rivoluzione, non solo in
campo scientifico, ma anche filosofico, teologico e storico. Dal punto di vista
più propriamente scientifico, due sono gli aspetti più significativi: la
distruzione del cosmo inteso come un tutto finito e bene ordinato, a favore
dell’immagine di un universo infinito; la sostituzione della concezione
aristotelica dello spazio e dei luoghi naturali con l’idea dell’estensione
infinita ed omogenea della geometria euclidea. Questo cammino fu lungo ed
accidentato, segnato da colpi di scena, arresti, processi, fallimenti e
successi sorprendenti. La concezione del mondo, nel frattempo, era
profondamente mutata ed era nata la scienza moderna.
Renato
Renato
L'HO LETTO E MI E' PIACIUTO PERCHE'... fatico a ricordarmene: è passato tanto di quel tempo! E' però uno dei libri che collego agli anni dell'Università, al piacere di allargare le proprie conoscenze, alla fatica e al piacere dello studio. Rileggerlo? Forse, ma se poi....
RispondiEliminaFrancesca Botticchio
Lo devo assolutamente leggere... più prima che poi...
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