venerdì 18 ottobre 2013

A. Koyré, Dal mondo chiuso all’universo infinito, tr. it. di L. Cafiero, Feltrinelli, Milano 1974

Chi crederebbe che un libro di storia della scienza, serissimo e rigorosissimo, possa essere avvincente come un romanzo? Eppure è così. Provare per credere.

Il libro di Koyré, un classico, ricostruisce uno dei periodi più avvincenti della storia della scienza: il passaggio dal geocentrismo all’eliocentrismo e più in generale, il passaggio dalla fisica e dall’astronomia aristoteliche, alla fisica ed all’astronomia moderne, e lo fa con lucidità e chiarezza esemplari. Nel periodo che va dal De revolutionibus (1543) di Copernico e si conclude, provvisoriamente, con i Principia (1687) di Newton si compie una vera e propria rivoluzione, non solo in campo scientifico, ma anche filosofico, teologico e storico. Dal punto di vista più propriamente scientifico, due sono gli aspetti più significativi: la distruzione del cosmo inteso come un tutto finito e bene ordinato, a favore dell’immagine di un universo infinito; la sostituzione della concezione aristotelica dello spazio e dei luoghi naturali con l’idea dell’estensione infinita ed omogenea della geometria euclidea. Questo cammino fu lungo ed accidentato, segnato da colpi di scena, arresti, processi, fallimenti e successi sorprendenti. La concezione del mondo, nel frattempo, era profondamente mutata ed era nata la scienza moderna.

Renato

2 commenti:

  1. L'HO LETTO E MI E' PIACIUTO PERCHE'... fatico a ricordarmene: è passato tanto di quel tempo! E' però uno dei libri che collego agli anni dell'Università, al piacere di allargare le proprie conoscenze, alla fatica e al piacere dello studio. Rileggerlo? Forse, ma se poi....

    Francesca Botticchio

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  2. Lo devo assolutamente leggere... più prima che poi...

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