Ogni tanto mi piace usare Webook anche per qualcosa, che, pur mantenendosi nell'ambito della recensione, non riguarda solo la lettura.
L'occasione per la pubblicazione di quanto seguirà, mi è stata fornita da un'attività extracurricolare, che ho organizzato insieme alla VA del nostro liceo scientifico.
Poco dopo aver affrontato in classe vita e poetica di Giacomo Leopardi, è uscito il film sulla sua vita. Perchè non andare a vederlo? Ci siamo così organizzati e queste sono le impressioni di alcuni dei ragazzi in merito a ciò che hanno visto.
Dionisia Vittori.
FILM:Il giovane favoloso
REGIA:
Mario Martone
ATTORE
PROTAGONISTA: Elio Germano
"Il giovane favoloso", film dell'ottobre
2014 ad opera del più che mai ispirato regista Mario Martone, rappresenta una
meravigliosa perla tra le tante chincaglierie cinematografiche: un magistrale
Elio Germano presta le proprie doti al servizio della figura del poeta italiano
più pessimista, Giacomo Leopardi; un "giovane favoloso", per
l'appunto, che, nonostante l’opprimente situazione familiare in una Recanati
ottusa ed il progressivo indebolimento fisico, sarà in grado nel corso della
propria vita di elevarsi intellettualmente e poeticamente ai livelli più alti
della letteratura italiana, perpetuandosi quale poeta "maledetto dal
fato" tra i più amati dalle successive generazioni di letterati.
Il film crea un meraviglioso connubio tra il susseguirsi degli eventi storici e la vita di Leopardi, il quale cercherà sempre di alienarsi dalla propria dimensione fisica per poter dare libero sfogo alla propria sensibilità umana. Insomma, davvero un bel film, seppur richieda una predisposizione alla "captatio" della dimensione poetica ed umana che, ahimè, non tutti possiedono.
Buona visione.
Il film crea un meraviglioso connubio tra il susseguirsi degli eventi storici e la vita di Leopardi, il quale cercherà sempre di alienarsi dalla propria dimensione fisica per poter dare libero sfogo alla propria sensibilità umana. Insomma, davvero un bel film, seppur richieda una predisposizione alla "captatio" della dimensione poetica ed umana che, ahimè, non tutti possiedono.
Buona visione.
Sarigu FedericoVA
Il
tentativo del regista di trasferire sul grande schermo la vita di Leopardi,
perennemente intrisa da un crudo pessimismo, può dirsi ben riuscita. Oltre alla
trama, molto fedele alla realtà, ad eccezione di pochi episodi dettati
probabilmente dalla fantasia del regista, contribuisce a tale impresa la
magistrale interpretazione dell’attore protagonista, Elio Germano, che per 145
minuti ottimamente indossa i panni di un giovane irrequieto e pervaso dalle
illusioni, spaziando attraverso un’ infinita gamma di espressioni e
comportamenti. L’unica pecca, forse, riguarda la durata del film, che in alcune
scene, specialmente in alcuni dialoghi, si dilunga un po’ troppo, rischiando di
di mettere a dura prova l’attenzione dello spettatore. Un elogio va infine alla
scelta dei paesaggi che incorniciano perfettamente l’intero film, sempre molto
attinenti a quelli descritti da Leopardi nelle sue poesia, in grado ogni volta
di riflettere il suo desiderio di infinito e il suo animo sofferente. Da vedere!
Martina Contessi e Zanardini Giorgia
VA
Non
un semplice film, ma vera e propria poesia.
Ne
“Il giovane favoloso”, infatti, il regista non si è limitato ad una
superficiale rappresentazione della
biografia di Leopardi, bensì è riuscito a fondere tutti gli aspetti più
importanti della sua esistenza. Il regista ottiene tale stupefacente risultato
ponendo enfasi sulla psicologia del poeta, sui suoi tormenti interiori e sulle
sofferenze che lo devastano sia fisicamente che mentalmente. In tal senso
l’attore protagonista si rivela totalmente calato nella parte, proponendo
un’interpretazione degna di nota.
Sebbene
sia fondamentale per comprendere completamente il personaggio, la continua
esasperazione dei suoi sentimenti, in certi tratti, risulta artificiosa ed
esagerata, fino a diventare” un tantino” ridondante.
Sul
finale il ritmo della storia si fa eccessivamente lento e rischia di far
perdere l’attenzione allo spettatore. Nonostante ciò il film è nel complesso
piacevole da guardare e ben riuscito, in quanto fedele alle vicende della vita
di Leopardi.
Pedrucci Federica e Chiarolini Cinzia VA
Di recente uscita, il film presenta
il racconto della vita del poeta Giacomo Leopardi, narrazione cinematografica
per altro ottimamente riuscita; essa ha infatti saputo toccare i molteplici
aspetti della vita e della poetica di quest’uomo straordinario e, pur
“romanzando” in parte su alcuni episodi, per renderli più accattivanti per il
pubblico, è rimasta sempre molto fedele alla realtà dei fatti. Molto ben
riuscita è anche la resa della figura di Leopardi stesso, interpretato da un
ottimo Elio Germano, sia dal punto di vista dell’aspetto fisico che della
mimica, sia sotto il profilo della capacità di esprimere la non comune
sensibilità del poeta; è questo che sa colpire occhi e cuore degli spettatori.
Meno ottimale è stata invece la scelta della durata della proiezione, forse
troppo lunga, specialmente per un film dai contenuti drammatici e non certo
accessibili a tutti com’è questo. Infatti, va detto che la pellicola è
probabilmente consigliabile e più adatta per un’utenza che possieda una buona
conoscenza del pensiero leopardiano.
Bonetti Giada VA
Efficace,
didascalico e fotografico. Si potrebbe riassumere con queste tre parole la
nostra recensione su “Il giovane favoloso”, il film di Mario Martone, che si
assume il compito di riabilitare la figura di Giacomo Leopardi, che l’utenza ha
sempre visto alla stessa stregua di un disagiato sociale.La sua vita ci viene
illustrata quasi per intero, partendo dall’infanzia, per arrivare poi al
periodo fiorentino e infine a Napoli, dove l’autore trova un’apparente serenità,
anche grazie ad una profonda amicizia: sarà però un lasso di tempo breve,
questa felice anestesia, a causa della malattia che prenderà il sopravvento e
si trasformerà, infatti , in una discesa agli inferi.Il film, forse dal ritmo
un po’ troppo lungo e lento, soprattutto nella parte dedicata al soggiorno
dell’autore a Firenze, è ben riuscito a
livello musicale attraverso una colonna sonora, che alterna “pezzi”
dell’ epoca di Rossini a musiche moderne ed elettroniche, che rispecchiano
l’animo travagliato del protagonista.A riscattare questi due difetti c’è però
la scenografia, le immagini stupefacenti, la complessità psicologica del
personaggio, la ricostruzione storica del periodo in cui visse Leopardi e la
recitazione eccellente del protagonista che rendono il film un’opera intensa ed
apprezzabile, anche se impegnativa. Al centro di tale pellicola c’è la poesia,
della quale tutto il film è pervaso, come una creazione misteriosa, che sembra
scaturire, come la lava del Vesuvio, dalla sofferenza e dall’infelicità
dell’autore.
Bravi ragazzi! Chissà che il vostro intervento non ci "svecchi" un po'. Quanto al film però, confesso che sono troppo vecchia per osare questo approccio al mio adorato Leopardi. Largo ai giovani!
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