lunedì 12 gennaio 2015

C.Doyle, Il segno dei quattro


Questa è la seconda avventura del geniale detective Sherlock Holmes che insieme al dottor Watson dovrà risolvere un’enigma che metterà alla prova i suoi brillanti metodi investigativi.
Sherlock viene contattato dalla signorina Mary Morstan, figlia di un militare che in India aveva scoperto un tesoro, ma che al momento di tornare in Inghilterra era scomparso; dopo quattro anni la ragazza riceve ogni anno una perla e dopo circa dieci anni riceve una lettera in cui le viene chiesto di incontrarsi con l’autore di questi regali senza portare la polizia. Mary chiede aiuto a Sherlock Holmes che assieme a Watson la accompagna all’incontro dove scopriranno che il tesoro è stato trovato in una soffitta del primogenito del signor Sholto, compagno d’armi di Morstan. Il figlio di Sholto viene poi trovato ucciso da una spina avvelenata e il tesoro rubato, la porta è chiusa dall’interno con una catena, la finestra è chiusa e nel soffitto c’è un buco, per terra c’è una fune, nella soffitta delle impronte di piedi molti piccole e sul davanzale della finestra quelle di un uomo con una gamba di legno, sulla scrivania vicino al morto c’è un pezzo di foglio con sopra scarabocchiato ‘Il segno dei quattro’... La vicenda si presenta molto appassionante e molto meno elementare del solito. Nelle pagine di questo capolavoro di Arthur Conan Doyle emergono l’intelligenza superiore di Sherlock, la crudeltà e la misteriosità di assassini provenienti dall’India, ma anche la delicata storia d’amore di Watson e Mary Morstan, tutti i presupposti di una lettura avvincente!

Andrei Blindu
 

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