sabato 2 maggio 2015

Huge Howey, Wool

Di distopie su un possibile futuro post-apocalittico ve ne sono a iosa, eppure tra tante ce n'è sempre una che riesce ad emergere. Questo è il caso di Wool: immaginate che una comunità sia costretta a vivere in un enorme silo sotterraneo, diviso in livelli, dove per garantire la sicurezza gli abitanti sono sottoposti a strette regole. L'unico contatto con l'esterno è una telecamera che proietta una collina desolata, il cielo grigio e smorto a causa dell'aria tossica. Un giorno lo sceriffo Holston decide di uscire e andare in contro alla morte. A sostituirlo viene nominata Juliette, un tecnico specializzato nel reparto macchine. Ben presto capirà quanto la sua società sia corrotta e nonostante gli ostacoli che le si porranno dinnanzi, cercherà di arrivare alla verità che si cela sulla storia del silo.
Un romanzo coinvolgente, in cui ogni parte è costruita con estrema cura e pignoleria. Sebbene fin da subito si intuiscano i buoni e cattivi, è impossibile prevedere lo svolgimento naturale degli eventi a causa dei colpi di scena. Più ci si immerge nella lettura e più si è assetati di conoscenza, esattamente come Juliette.


Giulia Ravelli, 4^ classico

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