mercoledì 1 giugno 2016

Mary Chamberlain, La sarta di Dachau

Ada Vaughan è una ragazza di nemmeno diciotto anni che, nella Londra del 1939, sogna un avvenire luminoso: sogna di migliorare la sua condizione sociale grazie al suo talento, alla sua passione, alla sua professione di sarta. Complice la giovane età e la sua eccessiva fiducia negli altri, la ragazza si invaghisce del conte von Lieben, che la convince a seguirlo a Parigi. Durante il loro soggiorno, ha inizio la seconda guerra mondiale e Ada resta bloccata nella capitale, senza soldi e con un uomo apparentemente molto innamorato di lei. Nella fatica dei primi giorni di guerra, riesce a ricostruirsi e trova lavoro come sarta, ma il conte la coinvolge in una precipitosa fuga in Belgio, dove la abbandona. È proprio a causa di questo evento che Ada si ritroverà a Dachau, prigioniera nella casa del comandante del campo, costretta a confezionare abiti per le donne naziste.
La storia di Ada è coinvolgente e al tempo stesso molto triste: da una pagina all’altra ci si aspetta il suo riscatto, la liberazione, il ritorno a casa, l’accoglienza in famiglia… ma il romanzo non è una storia a lieto fine. Ada è l’esempio di come le differenze di genere e i pregiudizi nei confronti delle donne abbiano potuto fare la differenza nell’Inghilterra del secondo dopoguerra. Mary Chamberlain, professoressa di storia a Oxford, ci racconta con questo libro la storia dolorosa e dimenticata di tante donne che hanno condotto con grande coraggio e determinazione una guerra priva di armi, ma non per questo povera di sofferenza.

Daniela

Nessun commento:

Posta un commento